All’età di 88 anni, ci ha lasciato Alain Delon, leggendario divo del cinema francese.
A comunicare la scomparsa sono stati i figli.
È morto Alain Delon
Alain Delon è morto a 88 anni nella sua abitazione a Douchy, in Francia.
Tramite un comunicato stampa, i figli ne hanno dato l’annuncio: “Se n’è andato sereno”.
L’icona del cinema, protagonista di tantissime pellicole, ha rappresentato davvero la storia del grande schermo, ripercorriamo brevemente la sua carriera, dagli esordi all’abbandono.
La carriera di Alain Delon
Alain Delon nasce nel 1935 a Sceaux. A 17 anni presta servizio militare nella Marina francese, poi nel 1956 inizia a frequentare gli ambienti intellettuali di Parigi, il mondo dello spettacolo e si approccia anche alla recitazione in teatro.
Alcuni produttori cinematografici notarono la sua bellezza e la sua capacità di adattamento a ruoli diversi, così venne selezionato per essere il protagonista di “Delitto in pieno sole”, del 1960.
Fu un ottimo trampolino di lancio per Alain Delon, che poi raggiunse la consacrazione grazie al maestro Visconti, che lo diresse in “Rocco e i suoi fratelli”.
Il film, del 1960, favorì l’inizio della carriera italiana dell’attore, infatti Michelangelo Antonioni lo volle per “L’eclisse”, del 1962. Poi l’anno dopo, fu l’affascinante Tancredi ne “Il Gattopardo”.
Nello stesso periodo, fu il protagonista del genere poliziesco francese, specialmente con la partecipazione a “Colpo grosso al casinò”.
La vita professionale andava a gonfie vele e ci furono anche clamori nel privato: la lunga storia d’amore con l’attrice Romy Schneider, l’attivismo politico, il coinvolgimento in scandali rosa.
Così, agli occhi del pubblico, Alain Delon divenne ancora più seducente.
La sua immagine, fra gli anni Sessanta e Settanta, era associata al genere d’azione e poliziesco, dove rivaleggiava con Jean-Paul Belmondo, anche se in realtà i due divi erano molto amici.
Negli anni Settanta inizia per lui l’esperienza nel cinema d’autore, ad esempio sostituì Mastroianni ne “La prima notte di quiete”.
Poi negli anni Ottanta, l’esperienza come produttore e regista con “Per la pelle di un poliziotto”, del 1981 e “Braccato”, del 1983.
Si occupò anche di fiction televisiva. Negli nani Novanta tornò grande interprete del cinema d’autore.
Poi le apparizioni di Delon si sono rarefatte: fra le più recenti c’è quella nel 2008 in “Asterix alle Olimpiadi”. Televisivamente invece è stato più attivo.
Nel 2015 è apparso nel docufilm “Belmondo par Belmondo”, omaggio alla carriera del collega.
Poi, in tarda età, l’esilio volontario in campagna, fino alla morte avvenuta nella mattina di oggi, 18 agosto.