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Una decisione senza appello è stata presa riguardo al caso di Sacha Chang, il giovane olandese di 21 anni accusato del duplice omicidio del padre e dell’amico di famiglia.
Il crimine, la fuga e la cattura
Lo scorso agosto, Chang ha compiuto un atto di violenza estrema, accoltellando prima il padre Chain Fa Chang, di 65 anni, e poi l’amico Lambertus Ter Horst, medico 60enne. Dopo l’orribile crimine, Chang è fuggito nei boschi, dando il via a una caccia all’uomo che è durata più di due giorni. Alla fine, è stato rintracciato vicino a una cappella, visibilmente sconvolto e ancora coperto di sangue, senza opporre resistenza alle autorità.
La decisione della giustizia
Oggi, una decisione importante è stata presa dalla giudice per le indagini preliminari di Cuneo, Daniela Rita Tornesi. Accogliendo la richiesta presentata dal legale di Chang, la giudice ha deciso di trasferire il giovane in una struttura sanitaria destinata a individui con disturbi psichici e socialmente pericolosi, anziché mantenerlo in carcere. Questa decisione è stata supportata dalla perizia psichiatrica svolta dal professor Franco Freilone, che ha stabilito che al momento del crimine, Chang non era in grado di intendere e volere.
L’imputabilità di Chang
La perizia psichiatrica ha portato alla conclusione che Chang non è imputabile per i suoi atti, poiché era incapace di comprendere la gravità delle sue azioni al momento del crimine. Di conseguenza, non sarà sottoposto a processo.
Una decisione controversa
Questa decisione solleva diverse domande etiche e morali riguardo alla responsabilità penale e alla salute mentale. Tuttavia, è stata presa in considerazione la condizione mentale del giovane al momento del crimine, e ora Chang sarà trasferito in una struttura sanitaria, dove riceverà la cura e l’assistenza di cui ha bisogno.