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Un caso complesso da risolvere
Il duplice omicidio di Luigi Gulisano, 79 anni, e della moglie Marisa Dessì, 82 anni, avvenuto il 5 dicembre scorso a Cagliari, continua a suscitare grande attenzione. I carabinieri del Ris hanno avviato un’analisi approfondita di oltre 60 reperti sequestrati nella loro abitazione, con l’obiettivo di ricostruire le circostanze della morte della coppia. La notizia ha scosso la comunità locale, che si interroga su come sia potuto accadere un simile crimine.
Il sospettato e le prove a carico
Il figlio più giovane della coppia, Claudio Gulisano, attualmente detenuto nel carcere di Uta, è accusato di aver ucciso i genitori. Gli inquirenti hanno raccolto diversi indizi che lo collocano nei pressi dell’abitazione dei genitori nella mattinata del ritrovamento dei corpi. Tra le prove, una testimone lo ha visto vicino alla casa, contraddicendo le sue dichiarazioni. Inoltre, un video lo riprende nella zona di via Ghibli, mentre un messaggio inviato dal telefonino del padre, presumibilmente già deceduto, solleva ulteriori interrogativi.
Analisi dei reperti e possibili motivi del delitto
Le analisi condotte dal Ris includono cibi, sostanze chimiche e impronte digitali. Tra i reperti, il sale e lo zucchero trovati in casa sono simili al nitrito di sodio, un composto potenzialmente letale. Gli specialisti stanno cercando tracce biologiche ed ematiche per confermare l’ipotesi di avvelenamento. Secondo l’accusa, il movente del delitto sarebbe di natura economica, legato ai debiti di Claudio dopo il fallimento del supermercato che il padre gli aveva regalato. La situazione si complica ulteriormente, con la difesa che attende i risultati delle analisi per costruire la propria strategia.