L’orizzonte terapeutico per la cura delle patologie proctologiche complesse si è finalmente ampliato, grazie a un approccio all’avanguardia che sfrutta le potenzialità delle cellule staminali mesenchimali autologhe e degli esosomi, offrendo ai pazienti soluzioni efficaci, minimamente invasive ed indolori.
Questa innovativa frontiera della medicina rigenerativa ha valso al Dottor Marco Cosimi, proctologo romano, il riconoscimento di “Eccellenza dell’Anno 2025 in Proctologia” nella categoria Healthcare & Pharma de Le Fonti Awards, prestigioso premio dedicato alle eccellenze Italiane nei settori delle professioni, della consulenza e delle imprese, la cui XV edizione si è svolta il 13 marzo scorso a Palazzo Mezzanotte in Piazza Affari a Milano.
Come funziona il metodo Cosimi
“I progressi della ricerca medica garantiscono ai pazienti risultati migliori, rapidi e trattamenti non invasivi”. Ci riferisce il Dottor Marco Cosimi.
La procedura per estrarre le cellule staminali è infatti semplice ed indolore: attraverso una lipoaspirazione, eseguita tramite microcannula sterile monouso, che comporta una incisione cutanea ridottissima senza necessità di sutura, si prelevano circa 60-70 ml di tessuto grasso sottocutaneo, che viene trattato unicamente per aspirarne la diluizione cellulare delle microscopiche cellule staminali mesenchimali, presenti tra le grandi cellule adipose che verranno invece selettivamente eliminate. Soltanto questa diluizione cellulare liquida staminale verrà inoculata nella zona danneggiata.
“La tecnica – assicura il Dott. Cosimi – è realmente mininvasiva, permettendo al paziente di guarire anche dalle più ampie, croniche e profonde ragadi anali, fistole anali o fistole sacro coccigee in modo rapido e senza alcun dolore intra e post-operatorio. Infatti, le cellule staminali hanno per loro stessa vocazione biologica una fortissima azione antinfiammatoria ed antidolorifica. La procedura viene svolta in anestesia locale, senza alcuna necessità di ricovero”.
“Le cellule staminali mesenchimali, una volta inoculate, iniziano a riparare rapidamente i tessuti anatomici danneggiati dalla patologia nel mentre modulano il processo infiammatorio e riducono il dolore stesso”, prosegue Cosimi, citando “gli sviluppi della ricerca medico scientifica attuale” che “hanno evidenziato l’importanza degli esosomi, le piccolissime particelle che dialogando con i tessuti biologici dei pazienti, trasportano piccoli tratti chiave bioattivi fino a 24 nucleotidi di DNA ed RNA , fondamentali per stimolare guarigione ed omeostasi cellulare locale”.
Con il progredire della ricerca in ambito medico scientifico, queste tecniche diventeranno centrali nella medicina rigenerativa proctologica, assicurando ai pazienti risultati ottimi e veloci. “Le cellule staminali mesenchimali e gli esosomi da esse prodotti consentono la terapia definitiva di patologie proctologiche già dolorose e senza necessità di interventi. L’approccio rigenerativo con le cellule staminali mesenchimali rappresenta un determinante progresso per l’attuale proctologia. Questi trattamenti permettono una rapida ripresa di tutte le attività dei pazienti, garantendo qualità terapeutica ai pazienti sofferenti di ragadi anali, fistole anali o perianali e fistole sacro coccigee”.
Chi è il Dottor Marco Cosimi
Il Dottor Marco Cosimi ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia con il massimo dei voti presso l’Università La Sapienza di Roma. Successivamente, ha approfondito la sua formazione specializzandosi in Chirurgia Generale, disciplina in cui ha esercitato come chirurgo dirigente presso la Divisione di Chirurgia generale dell’Ospedale S. Eugenio di Roma. La sua costante dedizione all’aggiornamento professionale in chirurgia pelvica è testimoniata dalle numerose specializzazioni ottenute nel corso degli anni: nel 1990 in Chirurgia Generale presso la III° Clinica Chirurgica della Sapienza di Roma, nel 1995 ha completato la specializzazione in Chirurgia Vascolare presso il Policlinico Gemelli di Roma e nel 2001 ha conseguito la specializzazione in Urologia presso l’Università di Roma Tor Vergata. Questa vasta competenza medico-scientifica gli ha permesso di affrontare la fisiopatologia proctologica con un approccio innovativo e multidisciplinare.