Dopo le indagini Mosca è costretta ad ammetterlo: Isis dietro l'attacco al Crocus City Hall

Dopo le prime dichiarazioni dove suggeriva un presunto coinvolgimento di Kiev, la Russia ha finalmente ammesso che è stata l'Isis ad architettare l'assalto al Crocus City Hall.

Nonostante fosse chiaro sin dall’inizio, la Russia aveva inizialmente ipotizzato che l’attentato avvenuto verso la fine di marzo al Crocus City Hall potesse essere stato organizzato da Kiev.

Ma finalmente, dopo una lunga indagine, anche Mosca non ha potuto fare a meno di ammettere che l’assalto è stato organizzato dall’Isis, che aveva già rivendicato l’attacco.

Mosca abbandona la pista di Kiev

Anche la Russia non ha potuto far altro che ammettere quanto già si sapeva, ovvero che l’attentato al Crocus City Hall, avvenuto ormai un paio di mesi fa, non era opera dell’Ucraina come inizialmente aveva suggerito, ma dell’Isis, organizzazione che aveva già rivendicato l’assalto solo poche ore dopo la sua conclusione.

Un’ammissione che è avvenuta solo dopo la conclusione di una lunga e scrupolosa indagine che, stando a quanto dichiarato il capo dell’Fsb Alexander Bortnikov, le cui parole sono state successivamente riportate dall’agenzia RIA Novosti, ha confermato senza ombra di dubbio che i preparativi, il finanziamento, l’attacco e la ritirata dei terroristi sono stati organizzati tramite internet da alcuni membri del gruppo di Khorasan.

Ma non è tutto, perché Bortnikov ha anche rivelato come, durante questa indagine, almeno una ventina di persone appartenenti al ramo afghano dell’Isis siano state arrestate.

Vi ricordiamo che l’attentato al Crocus City Hall ha causato un ingente numero di vittime, circa 140, e un numero ancora maggiore di feriti, che si stima intorno ai 500.