La celebrità dei social media, Maria Rosaria Boccia, è subito tornata alla sua attività digitale postando sul suo profilo Instagram, nonostante una recente perquisizione a casa sua a Pompei. I carabinieri del Nucleo investigativo di Roma hanno sequestrato il suo telefono, il computer e gli occhiali intelligenti che aveva usato per registrare video all’interno della Camera dei deputati.
L’indagine è in seguito alla denuncia presentata dall’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. Boccia è ora sotto inchiesta per presunta violenza o minaccia a corpo politico e lesioni aggravate. L’operazione di perquisizione è stata condotta per raccogliere più prove possibili in previsione dell’interrogatorio futuro dell’imprenditrice.
Dopo un breve periodo di “blackout” dovuto all’operazione, Boccia ha ripreso la sua presenza sui social media, precisando di essere “operativa”. Ha inoltre espresso gratitudine per i numerosi messaggi di sostegno ricevuti. Il suo post è stato accompagnato dalla canzone “Io non ho paura” di Fiorella Mannoia.
Attualmente, la donna di 41 anni è accusata per due capi di imputazione dai giudici. Con riferimento all’accusa di atti violenti e minacce rivolte ad un ente politico, definita all’articolo 338 del codice penale che può condurre a pene detentive fino a 7 anni, nel mandato di perquisizione si sostiene che l’imputata ha formulato minacce tali da “sminuire la figura politica e istituzionale di Sangiuliano” per “influenzare le sue funzioni e assicurarsi la nomina a consigliere per i Grandi Eventi, un ruolo che lavora direttamente con il ministro”. Specie dopo che la “relazione sentimentale adulterina” con l’ex ministro terminò e “dopo aver scoperto che il decreto di nomina firmato dal ministro era stato respinto su richiesta dello stesso Sangiuliano”, Boccia, cosi sostengono i procuratori, avrebbe intrapreso una serie di azioni illecite. L’imprenditrice avrebbe “continuamente” tentato di mettersi in contatto con l’ex ministro cercando “incontri”, che sono stati tutti “negati”, e avrebbe anche cercato di dialogare con il ministero per “apprendere l’esito del processo di nomina”.
Gli investigatori sostengono che Boccia avrebbe informato Sangiuliano riguardo a una presunta gravidanza e avrebbe contattato ripetutamente la moglie dell’ex direttore del Tg2, facendo specifici riferimenti alla sua relazione extraconiugale con suo marito. Tra le sue azioni si include la pubblicazione non autorizzata di immagini private e manipolate che la ritraevano all’interno del ministero, e la disseminazione graduale e frammentaria ai media e sui social di notizie legate alla sua relazione con Sangiuliano, ai suoi rapporti con il Ministero e all’accesso a documenti riservati del ministero, fornendo sempre l’idea della presenza di altre notizie che potrebbero danneggiare il ministro.
Inoltre, l’aggravante di lesioni è collegata all’evento verificatosi a Sanremo nella notte tra il 16 e il 17 luglio, quando Boccia, secondo quanto riportato nella denuncia, avrebbe aggredito Sangiuliano, ferendolo alla testa.