> > Dopo due anni dall'inondazione, si tengono cerimonie commemorative nelle Marche.

Dopo due anni dall'inondazione, si tengono cerimonie commemorative nelle Marche.

1216x832 16 09 15 39 56024995

Due anni dopo la devastante alluvione nelle Marche del 15 settembre 2022, che ha causato 13 morti, 50 feriti e danni per due miliardi di euro, sono previste varie cerimonie commemorative. Tra queste, a Senigallia verrà deposto un mazzo di rose vicino al Ponte 2 giugno, rinominato "Ponte degli Angeli", mentre a Pianello di Ostra e Barbara si terranno altre commemorazioni. Contemporaneamente, la Procura dell'Aquila sta indagando sulla costruzione del Ponte 2 giugno e su eventuali carenze informative e negligenze preventive durante l'alluvione. Due differenti indagini coinvolgono diverse figure tra primi cittadini, responsabili dei pompieri, membri della Protezione Civile, funzionari e specialisti regionali e comunali, accusati di vari reati, tra cui lesioni gravi e omicidi colposi plurimi.

A due anni da quella terribile alluvione del 15 settembre 2022 nelle Marche, che provocò la morte di 13 persone nella zona di Senigallia, tra cui l’ottoenne Mattia Luconi, e causò inoltre 50 feriti, 150 sfollati e danni per due miliardi di euro anche nel Pesarese, si terranno varie cerimonie commemorative sia a Senigallia che in altri Comuni dell’hinterland. Nel corso di queste, a Senigallia verrà deposto un mazzo di rose rosse per ricordare le 13 vittime vicino al Ponte 2 giugno, che nel 2021 fu ribattezzato “Ponte degli Angeli” in memoria delle sei persone uccise nella strage alla discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo avvenuta l’8 dicembre 2018. Inoltre, alle 20, Pianello di Ostra ospiterà una fiaccolata per commemorare coloro che persero la vita a causa dell’alluvione. A Barbara, invece, alle 18, si terrà una funzione all’esterno dell’abitazione di Brunella Chiù, donna di 56 anni travolta e uccisa dal fiume Nevola assieme alla figlia, Noemi Bartolucci. In questo tragico incidente, solo il figlio Simone Bartolucci riuscì a salvarsi, aggrappandosi miracolosamente a un albero per diverse ore. Nel corso delle commemorazioni, sarà posato un fioriere sul ponte di Ripalta, dove il piccolo Mattia perse la vita. Nel frattempo, uno dei due procedimenti legali che si stanno svolgendo riguardo all’alluvione, è attualmente in esame dalla Procura dell’Aquila. Si sta infatti indagando sulla maniera in cui fu costruito il Ponte 2 giugno, poiché uno studio commissionato dal procuratore Fabio Picuti suggerisce che la sua realizzazione non ha rispettato le regole previste, costituendo potenzialmente un ostacolo al deflusso dell’acqua del fiume.

Gli inquirenti della Procura dell’Aquila stanno conducendo due distinte indagini: la prima terminata nel novembre del 2023, riguarda presunte carenze nell’informativa alla cittadinanza, con 14 persone sotto indagine tra le quali troviamo sei primi cittadini, due responsabili dei pompieri e sei membri della Protezione Civile regionale. La seconda, che si concluderà con un’udienza preliminare fissata per il 4 dicembre, analizza possibili negligenze nell’attuazione di misure preventive sui corsi fluviali. Quest’ultima indaga presunte omissioni, negligenze o violazioni legislative nelle attività di cura e gestione dei letti dei fiumi, con gli accusati che includono funzionari e specialisti della Regione Marche, della Provincia di Ancona, del Consorzio di Bonifica Marche e del Comune di Serra de’ Conti. Quali reati? Ben tre: cooperazione in caso di alluvione per colpa, lesioni gravi e plurimi omicidi colposi.