Stando a quanto scritto dal poeta Ovidio, le donne romane davano grande importanza al trucco delle labbra, che mettevano in risalto grazie a una gran varietà di rudimentali “rossetti”.
Il rosso era il colore più adoperato, in tutte le sue gradazioni e sfumature; esso veniva ottenuto dal cinabro o dal minio, un elemento tossico poiché derivato dalla biacca.
Per completare il make-up di solito si aggiungeva un piccolo neo, posizionato in diversi punti del volto a seconda del significato del messaggio che si voleva inviare agli interlocutori.