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Donatella Di Pietrantonio è un’odontoiatra e autrice vincitrice del Premio Strega. Ha affrontato la malattia con coraggio, rivelando come ha dovuto confrontarsi con delle menzogne per poter intraprendere una nuova storia d'amore.

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Donatella di Pietrantonio: la scrittrice premiata che ha fatto scalpore con un monologo censurato in TV e ha superato una battaglia contro il tumore. Scopriamo la sua storia e le controversie recenti

Donatella di Pietrantonio è una scrittrice di grande rilievo, riconosciuta per aver ricevuto alcuni dei più importanti riconoscimenti letterari italiani, tra cui il Campiello e lo Strega. Recentemente, ha fatto notizia per una sua affermazione riguardo a un monologo che non è andato in onda durante la trasmissione di Serena Bortone. Ma chi è realmente Donatella di Pietrantonio? Scopriamo insieme la sua età, il suo percorso formativo, la carriera di autrice, la vita personale e le controversie recenti legate alla televisione.

Profilo Personale

Donatella di Pietrantonio è originaria di Arsita, dove è venuta al mondo il 5 gennaio 1962, attualmente ha 62 anni ed è considerata una delle scrittrici contemporanee italiane più apprezzate. Dopo aver conseguito la laurea in Odontoiatria nel 1986 presso l’Università dell’Aquila, si è trasferita a Penne, in provincia di Pescara, dove ha esercitato come dentista pediatrico. Contemporaneamente, ha alimentato la sua passione per la scrittura.

Percorso Letterario e Riconoscimenti

Il suo debutto nella letteratura avviene nel 2011 con “Mia madre è un fiume”, un romanzo che esplora la complessa relazione tra una donna e la madre affetta da Alzheimer. Nel 2013 pubblica “Bella mia”, un’opera dedicata agli eventi del terremoto del 2009 de L’Aquila, che le frutta il Premio Brancati nel 2014. La sua notorietà cresce ulteriormente grazie a “L’Arminuta”, con il quale riceve il Premio Campiello nel 2017; da questo romanzo è stata tratta anche un’omonima pellicola diretta da Giuseppe Bonito. Infine, nel 2024, celebra un altro importante traguardo vincendo il Premio Strega per il libro “L’età fragile”.

L’età vulnerabile

Il romanzo che le ha consentito di vincere il Premio Strega, L’età vulnerabile, narra la storia di Lucia, che è sopraffatta dal rimorso per un episodio accaduto trent’anni fa (una sua innocente menzogna le fa temere di aver causato la morte di alcune giovani conoscenti). Quest’opera trae ispirazione da un fatto di cronaca autentico, il Delitto del Morrone, e ha saputo conquistare i membri della giuria del prestigioso premio.

Aspetti personali

Non ci sono informazioni dettagliate riguardo la vita privata di Donatella di Pietrantonio.

Le bugie dell’adolescenza: «Mentivo per sopravvivere. Non ho rimpianti»

L’autrice vincitrice del Premio Strega ha condiviso, lo scorso agosto, come in gioventù ingannasse i genitori per ottenere la propria indipendenza. «Durante la mia adolescenza, ho mentito ai miei genitori per poter partire con il mio ragazzo».

Problemi di salute

Donatella di Pietrantonio ha affrontato delle difficoltà sanitarie, in particolare ha dovuto combattere contro un tumore alla tiroide. «Ricominciare dopo L’Arminuta è stato complesso. Non riuscivo a ritrovare il silenzio interiore, non c’era quel vuoto doloroso che dà vita alla scrittura. Ogni volta che provavo, mi ritiravo delusa e frustrata. Poi, la mia tiroide ha sviluppato un piccolo tumore e ho dovuto sottoporla a intervento». Così, Donatella di Pietrantonio introduceva la presentazione del suo libro Borgo Sud.

Ultimamente, ha condiviso la sua esperienza riguardo a un monologo concepito per il programma Che sarà, condotto da Serena Bortone, che non è mai stato trasmesso, esprimendo la sua «delusione» nei confronti della televisione di Stato. «Era il sabato antecedente alle elezioni regionali», racconta Di Pietrantonio. «In una dettagliata intervista a la Repubblica, tra le altre cose, annuncio che sosterrò il candidato di larghe intese, Luciano D’Amico». Attualmente, il rinvio per la pubblicazione del testo ha raggiunto addirittura i 7 mesi.