«Otterremo la Groenlandia al 100%, non c’è nulla di escluso», ha detto Donald Trump, mentre la tensione sui dazi cresce.
Trump insiste: “La Groenlandia sarà nostra” mentre prosegue la battaglia sui dazi
«Otterremo la Groenlandia al 100%, nulla è escluso», ha dichiarato Donald Trump, ribadendo ancora una volta la sua determinazione. L’idea di acquisire la Groenlandia, che continua a suscitare polemiche internazionali, non sembra affatto essere abbandonata dal presidente degli Stati Uniti. «Ci sono possibilità che lo facciamo senza l’uso della forza militare», ha detto, alimentando ulteriormente il dibattito. La dichiarazione arriva a pochi giorni dal rinvigorito interesse per la questione, mentre Trump ha assicurato di voler perseguire l’acquisizione senza esclusioni di principio. Le sue parole hanno acceso una serie di reazioni politiche e diplomatiche, ma lui resta fermo nella sua posizione. Nel frattempo, continua a difendere il suo consigliere alla Sicurezza nazionale, Mike Waltz, coinvolto nel cosiddetto chatgate, dichiarando con fermezza che «non licenzia nessuno per le fake news».
Trump conferma i dazi dal 2 aprile e rilancia la questione Groenlandia
Sul fronte dei dazi, la situazione internazionale è altrettanto tesa. Trump ha confermato che non ci saranno ritardi sull’applicazione delle tariffe doganali, fissata per il 2 aprile. «Quel giorno sarà la liberazione», ha detto, facendo riferimento all’entrata in vigore delle nuove tariffe che colpiranno vari settori. Intanto, il Giappone, la Corea del Sud e la Cina non sono rimasti a guardare. I tre paesi asiatici, duramente colpiti dalle tariffe, hanno avviato negoziati per un accordo commerciale trilaterale, cercando di «accelerare» i negoziati per creare un ambiente commerciale più prevedibile. Il presidente americano, dal canto suo, ha dichiarato che non gli importa se le case automobilistiche straniere aumentano i prezzi a causa dei dazi, poiché ciò porterebbe gli americani a preferire le auto prodotte negli Stati Uniti. Una posizione che complica ulteriormente le trattative, con il mondo commerciale che segue da vicino l’evolversi della situazione.