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Donald Trump sospende i dazi su Messico e Canada: arriva la reazione di Pechino

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Trump rinvia i dazi su Messico e Canada, ma scattano quelli del 10% sulla Cina: dura reazione di Pechino.

Dopo l’accordo con la presidente messicana Claudia Sheinbaum, Donald Trump ha deciso di sospendere per 30 giorni i dazi anche sulle merci canadesi. L’annuncio è arrivato dal primo ministro Justin Trudeau dopo una telefonata con il presidente USA. Nel frattempo, oggi sono entrati in vigore quelli relativi alla Cina.

Donald Trump sospende i dazi su Messico e Canada

Le tariffe del 25% sulle importazioni da Messico e Canada sono state rinviate di un mese, a seguito di un colloquio tra Trump e i leader dei due paesi, la presidente messicana Claudia Sheinbaum e il primo ministro canadese Justin Trudeau. In cambio, entrambi hanno accettato concessioni sulle operazioni di sicurezza ai confini con gli Stati Uniti.

“Il Canada sta prendendo nuovi impegni. Nomineremo un responsabile della questione del fentanyl, aggiungeremo i cartelli messicani alla lista delle entità terroristiche e lanceremo, con gli Stati Uniti, una forza d’attacco congiunta contro la criminalità organizzata, il traffico di fentanyl e il riciclaggio di denaro sporco”, ha scritto su X Trudeau.

Il presidente ha descritto la conversazione con Trump come positiva e ha ribadito che il Canada sta rispettando il suo impegno per un piano da 1,3 miliardi di dollari dedicato alla sicurezza dei confini.

“Sono molto soddisfatto di questo risultato iniziale e i dazi annunciati sabato saranno sospesi per un periodo di 30 giorni per vedere se si potrà strutturare un accordo economico definitivo con il Canada”, ha confermato Trump.

Donald Trump e i dazi alla Cina: la risposta di Pechino

Sono ufficialmente scattati i nuovi dazi del 10% sulle importazioni dalla Cina, annunciati sabato dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Molti prodotti cinesi erano già soggetti a tariffe comprese tra il 10 e il 25%, mentre il valore complessivo delle importazioni statunitensi dalla Cina supera i 400 miliardi di dollari all’anno.

Il presidente degli Stati Uniti ha annunciato che discuterà con la Cina nelle prossime 24 ore. Nel frattempo, nelle prime ore di oggi, martedì 4 febbraio, Pechino ha risposto ai dazi del 10% imposti da Donald Trump su tutte le importazioni cinesi, introducendo un pacchetto di contromisure. Tra queste, tariffe del 15% su carbone e gas naturale liquefatto, oltre a un ulteriore dazio del 10% su petrolio, attrezzature agricole e alcune automobili, che entrerà in vigore il 10 febbraio.

Il governo cinese ha, inoltre, avviato un’indagine contro Google, sospettata di aver violato le leggi anti-monopolio cinesi.