Il panorama politico in Basilicata subisce una brusca svolta con la rinuncia di Domenico Lacerenza alla sua candidatura come governatore della regione. L’oculista, sostenuto da una coalizione di partiti tra cui il Pd, il M5S, Avs e + Europa, ha deciso di abbandonare la corsa dopo che il suo nome ha iniziato a suscitare incertezze e dissenso negli ultimi giorni.
La decisione di Lacerenza
Dopo aver chiesto un periodo di riflessione di 24 ore, Lacerenza ha annunciato la sua rinuncia tramite un comunicato, spiegando che la sua scelta è stata presa con serenità e nell’interesse delle forze politiche che lo avevano proposto. Ha fatto riferimento alle reazioni negative ricevute, in particolare dai “no” provenienti da Marcello Pittella e Azione, che hanno minato il suo sostegno politico. La candidatura di Lacerenza ha suscitato malcontento e timori all’interno del Pd locale. La rottura con Azione e le dichiarazioni controverse del candidato hanno alimentato le voci di un suo possibile ritiro. Il malcontento era palpabile tra i dirigenti dem, preoccupati di perdere il sostegno elettorale di Pittella, ex governatore influente nella regione.
Le reazioni di Pittella e Azione
Marcello Pittella ha espresso il suo parere su Lacerenza, definendolo un grande chirurgo ma non adatto alla politica. Le tensioni tra i vari partiti hanno reso sempre più probabile un accordo con Vito Bardi, governatore uscente del centrodestra. Azione, attraverso il leader Carlo Calenda, ha criticato aspramente la gestione della situazione da parte di Conte e del Pd, lasciando intendere un possibile cambio di schieramento politico.