Doggy Bag, un italiano su due la vorrebbe

I dati Waste Watcher International del 2023 stimano uno spreco domestico pro-capite settimanale di 500 gr circa

Il 26% degli intervistati consiglia ai ristoratori di fornire opuscoli con suggerimenti per gestire gli avanzi alimentari a casa, mentre solo il 5% suggerisce di ridurre le porzioni servite.

Doggy Bag, un italiano su due la vorrebbe al ristorante

Solo il 3% dichiara di non accettare di portare a casa il cibo avanzato. Questi dati provengono dall’Osservatorio Waste Watcher International e sono resi pubblici da Andrea Segré, fondatore della campagna Spreco Zero. Mentre si discute la proposta di legge sulla necessità delle doggy bag nei ristoranti, Segré suggerisce di adottare il termine “family bag” per valorizzare il recupero del cibo.

Nel 2023, i dati dell’Osservatorio stimano uno spreco pro-capite settimanale di circa 500 grammi.

Doggy Bag, un italiano su due la vorrebbe

Segré auspica che la pratica di portare a casa gli avanzi diventi comune nei ristoranti italiani come una buona pratica, sottolineando l’importanza della prevenzione nello spreco alimentare. Un problema emerso riguarda la copertura dei costi delle borse per gli avanzi, con il suggerimento del 32% degli intervistati di proporre confezioni riutilizzabili per evitare costi elevati.

Il 5 febbraio sarà la Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare, con il lancio dell’Osservatorio sugli sprechi nella ristorazione italiana attraverso l’app Sprecometro.