La questione del concorso suppletivo durante la pandemia, poi giudicato non valido, è bloccata.
Il comitato degli insegnanti ha denunciato questa situazione insostenibile.
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Docenti a rischio licenziamento, la denuncia: “Un problema che va risolto ora”
Sono state fatte tante promesse, ma per il momento i fatti sono ben diversi dalle parole. Ad un mese dalla fine dell’anno scolastico, la situazione dei docenti a rischio licenziamento per aver superato un concorso suppletivo indetto durante la pandemia e poi ritenuto non valido rimane sospesa.
La denuncia parte dal Comitato degli insegnanti, nato in protesta di quel provvedimento, di cui fa parte Valentina Pedroni, come riportato da La Nazione.
“L’8 febbraio il ministro Valditara in un comunicato ufficiale dichiarava l’impegno a risolvere la nostra incresciosa situazione. Tutti hanno confermato la scelta del Ministro: dallo staff dell’Ufficio di Gabinetto del Ministero, che il 6 marzo ci ha ricevuti a Roma assicurando che entro primavera avrebbero redatto e calato la norma, fino al Sottosegretario alla Pubblica Istruzione Paola Frassinetti che, il 21 marzo, in risposta al Question Time dell’onorevole Piccolotti, aveva riconfermato ‘l’intendimento del Governo di intervenire nel primo provvedimento utile’, anche grazie ad un emendamento presentato in sede di conversione del decreto legge Pnrr4, che avrebbe mirato a sanare la posizione dei soggetti in servizio confermandoli in ruolo” ha spiegato Pedroni, sottolineando che in realtà non è accaduto niente.
“Il suddetto emendamento è stato infatti respinto poche ore dopo, dichiarato addirittura ‘inammissibile’. I docenti hanno allora atteso il ‘primo provvedimento legislativo utile’, che sarebbe stato il Decreto Coesione, ma anche qui nessuna traccia di loro: il 30 aprile, infatti, il CdM si è riunito sotto la presidenza di Giorgia Meloni presentando il ‘Decreto coesione’ dove però della nostra vicenda non c’è traccia alcuna” ha aggiunto.
Docenti a rischio licenziamento: il Comitato chiede spiegazioni
Questa immobilità sta tenendo i docenti in una situazione di ansia e preoccupazione, visto che non hanno ancora avuto notizie sull’eventuale rientro a scuola a settembre. Gli insegnanti hanno sottolineato che l’unica certezza è l’assenza di quella norma che avrebbe dovuto riguardare la loro posizione. “Stiamo assistendo a una serie di rinvii inaccettabili. Il Comitato chiede spiegazioni e una pubblica assunzione di responsabilità dal Ministero, per gli insegnanti e per i propri studenti” hanno aggiunto.