Roma, 15 feb (Adnkronos) – "Una stortura da un punto di vista democratico" di "una gravità inaudita.
Chiediamo al governo di esprimere parere contrario e a tutte le forze politiche che abbiano a cuore i principi democratici di rifiutarsi di votarlo". Riccardo Magi, segretario di +Europa, ha denunciato il caso dello "sbarramento elettorale preventivo" introdotto dall'emendamento di FdI al Dl elezioni presentato al Senato sulla raccolta delle firme per partecipare alle prossime elezioni europee.
"Non è mai avvenuto in precedenza che, a poche settimane da una competizione elettorale, si tenti di modificare l'accesso alla competizione elettorale in modo restrittivo.
In passato è stato fatto ma sempre per garantire maggiore partecipazione", ha spiegato Magi.
Il segretario di +Europa ha spiegato che "se passa l'emendamento gli unici a godere della esenzione per le firme sarebbero i partiti e i gruppi che nella legislazione in corso abbiano presentato candidature e abbiano un seggio in una delle due Camere. Per esempio Noi moderati, che ha un Gruppo pur avendo preso lo 0,9%. La nostra forza alle elezioni ha preso il 2,95% ma non ha un Gruppo parlamentare.
In base a questo requisito del Gruppo per noi si determina uno sbarramento".
(Adnkronos) – "La nostra proposta l'abbiamo già fatta -ha proseguito Magi- per la massima garanzia di partecipazione e della legalità del processo, l'uso della tecnologia e dello Spid, la possibilità di raccogliere firme con il digitale. Sarebbe fattibile, praticabile e sicuro".
Per Benedetto Della Vedova, deputato di +Europa, "sono certo che la leader di FdI non sia a conoscenza dell'emendamento.
Sono certo che se Giorgia Meloni sapesse si opporrebbe a una iniziativa incomprensibile che danneggia l'opposizione, lei racconta sempre di essere l'underdog che viene dall'opposizione. Nella rete finirebbe solo +Europa. La Meloni contestò anche lo sbarramento del 4%, ricordando che in Germania è stato dichiarato incostituzionale".
Infine, Magi ha messo in guardia: "Non vogliamo pensare o ipotizzare che chi ha concepito questa proposta possa pensare di influenzare decisioni politiche che dipenderanno solo dalla volontà che +Europa assumerà nei suoi organi.
+Europa partecipa alle elezioni non costretta da giochetti che non ci intimoriscono, non con il piattino in mano tantomeno in ginocchio".