La cassazione si è pronunciata relativamente all’utilizzo del condominio come bed & breakfast mettendo fine ad una questione che in queste ultime settimane è stata al centro del dibattito. La pronuncia è ora sfavorevole a chi aveva adibito le abitazioni a case alloggio per avere ulteriori entrate.
B&B in condomino: la cassazione dice no
La cassazione ha deciso per il no in riferimento alla possibilità di adibire gli appartamenti dei condomini a case d’alloggio solo se il regolamento originario cita espressamente il divieto di poterli destinare a case d’alloggio.
Di conseguenza è bene verificare cosa contiene il regolamento condominiale di un condominio adibito al bed & breakfast perché se questo lo vieta l’attività deve essere immediatamente interrotta.
Per i piccoli condomini dove non è ancora stata applicata la legge è bene che gli abitanti si tutelino con una scrittura privata al fine di garantire l’utilizzo solo come unità abitativa senza rischiare che vi possa essere la possibilità che parte del condominio si trasformi in un B&B.
La giurisprudenza è discordante in merito
Nonostante la sentenza della cassazione abbia ufficializzato il divieto a rendere i condomini Bed & Breakfast la giurisprudenza non è totalmente concorde.
Vi sono infatti sentenze che parlano di attività sovrapponibili, quella abitativa e la ricettiva, che avrebbero la stessa valenza.
Di conseguenza è bene verificare il regolamento dell’immobile all’atto d’acquisto e se non vi è una voce in merito – rendendo quindi ancora legale l’attività di B&B all’interno del condominio – tutelarsi il prima possibile.