Diritti all'aborto: risultati elettorali e nuove sfide negli Stati Uniti

Le recenti elezioni hanno visto un sostegno per i diritti all'aborto in sette stati, ma ci sono anche sfide significative.

Il panorama attuale dei diritti all’aborto

Le recenti elezioni negli Stati Uniti hanno portato a un significativo cambiamento nel panorama dei diritti all’aborto. In sette stati, i cittadini hanno espresso il loro sostegno per l’espansione dei diritti all’aborto, contribuendo a rafforzare l’accesso in stati dove già era legale e a revocare divieti in altri. Tuttavia, nonostante questi successi, ci sono stati anche risultati deludenti in tre stati, dove le misure proposte per garantire i diritti all’aborto non sono riuscite a passare.

Risultati contrastanti in diversi stati

In Florida, oltre il 57% degli elettori ha sostenuto una misura per inserire i diritti all’aborto nella Costituzione statale, ma la proposta è fallita a causa della necessità di una supermaggioranza del 60%. Questo è particolarmente significativo poiché la Florida era un punto cruciale per l’accesso all’aborto nel sud degli Stati Uniti, prima dell’entrata in vigore di un divieto di sei settimane. In Nebraska, invece, una misura che limita l’aborto dopo il primo trimestre ha ottenuto il sostegno della maggioranza, mentre una proposta per proteggere i diritti all’aborto ha ottenuto solo il 49% dei voti, evidenziando la confusione generata da campagne pubblicitarie fuorvianti.

Nuove protezioni e sfide future

In contrasto con i risultati in Florida e Nebraska, Missouri e Arizona hanno visto l’approvazione di misure che ripristinano i diritti all’aborto, annullando divieti precedentemente in vigore. Queste misure ripristinano gli standard stabiliti dalla storica sentenza Roe v. Wade, che garantiva l’accesso all’aborto fino al punto di ‘vabilità’. Tuttavia, le organizzazioni per i diritti all’aborto avvertono che le opportunità di proteggere questi diritti attraverso misure referendarie potrebbero diminuire, poiché molti stati con divieti non consentono iniziative cittadine.

Inoltre, l’atteggiamento del governo federale potrebbe cambiare drasticamente, soprattutto se Donald Trump dovesse essere rieletto, portando a potenziali divieti a livello nazionale.