> > Papa Francesco, funerali in diretta mondiale: San Pietro gremita di fedeli

Papa Francesco, funerali in diretta mondiale: San Pietro gremita di fedeli

funerale papa diretta

Alle ore 10 i funerali in diretta di Papa Francesco in Piazza San Pietro. Presenti capi di Stato e delegazioni internazionali.

Un silenzio carico di emozione avvolge Piazza San Pietro, dove il mondo si è raccolto in diretta per dare l’ultimo saluto a Papa Francesco. Migliaia di fedeli, capi di Stato e rappresentanti religiosi sono giunti da ogni angolo del pianeta per assistere ai funerali del Pontefice che ha segnato un’epoca.

Oltre 200mila fedeli per i funerali del Papa

Sono 200mila le persone radunate nei pressi di San Pietro, via della Conciliazione, piazza Pia e tutta l’area intorno a Castel Sant’Angelo, per prendere parte ai funerali di Papa Francesco. 140 le delegazioni ufficiali che hanno varcato le porte del Vaticano. I dati provengono dal Centro per la gestione della sicurezza della Questura di Roma.

Tra la folla, migliaia di giovani pellegrini giunti da ogni angolo del mondo per rendere omaggio al Pontefice. Molti sono adolescenti delle parrocchie romane, altri arrivati appositamente per partecipare al loro Giubileo, che si svolge oggi e domani nella Capitale. Numerosi anche i presenti presso la Basilica di Santa Maria Maggiore.

L’arrivo dei ministri ai funerali di Papa Francesco

Il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani ha fatto il suo ingresso a Piazza San Pietro per prendere parte alle esequie di Papa Francesco. Poco dopo, anche l’altro vicepremier, Matteo Salvini, ha raggiunto il sagrato. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è arrivata in Vaticano per partecipare alla celebrazione funebre.

I posti riservati ai capi di Stato e ai leader politici sono stati predisposti sul lato destro del sagrato. Secondo il protocollo vaticano, l’assegnazione segue l’ordine alfabetico delle nazioni, adottando il francese come lingua di riferimento. In prima fila, come da consuetudine, sono stati collocati i rappresentanti dell’Italia e dell’Argentina, patria natale di Jorge Mario Bergoglio. Accanto alla bara di Papa Francesco, nella basilica di San Pietro, si sono raccolti i membri della sua “famiglia” vaticana: il segretario don Juan Cruz Villalon, don Manuel Pellizzon, don Fabio Salerno, l’infermiere Massimiliano Strappetti e gli assistenti Piergiorgio Zanetti e Daniele Cherubini. Prima di lasciare la basilica, hanno baciato il feretro.

Tra le autorità presenti anche la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, giunta per rendere omaggio al Pontefice. Presente anche il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, accompagnato dalla moglie Melania: i due si sono soffermati in raccoglimento dinanzi al feretro.

Il corteo presidenziale è stato scortato dalle forze dell’ordine e monitorato dall’alto da un elicottero. Il percorso, da Villa Taverna al Vaticano, è stato seguito in tempo reale nella sala operativa della Questura di Roma, dove si trovava il questore Roberto Massucci.

Arrivato nella Capitale anche il primo ministro del Marocco, Aziz Akhannouch, presente in rappresentanza della famiglia reale e del governo marocchino. Atterrato all’aeroporto di Ciampino nella serata di venerdì, è stato accolto dall’ambasciatrice del Marocco presso la Santa Sede, Rajae Naji Mekkaoui, e da Youssef Balla, ambasciatore del Marocco in Italia.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accompagnato dalla figlia Laura, è arrivato in Vaticano per partecipare alle esequie di Papa Francesco. Il Capo dello Stato, che aveva già reso omaggio alla salma del Pontefice presso Casa Santa Marta, si è raccolto in preghiera davanti al feretro esposto nella Basilica di San Pietro, prima di spostarsi in piazza per la cerimonia.

Tra i leader presenti anche il presidente del Brasile, Ignacio Lula da Silva, e il principe William del Regno Unito, giunti in piazza San Pietro per assistere ai funerali del Papa. Sul sagrato, in attesa dell’inizio del rito, si trova anche l’arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk, guida della Chiesa greco-cattolica ucraina, che concelebrerà la messa e prenderà parte alla preghiera finale con le altre Chiese cattoliche orientali.

Il presidente francese Emmanuel Macron e la moglie Brigitte hanno fatto visita alla salma di Papa Francesco all’interno della Basilica, rendendo omaggio in forma privata. Poco dopo, anche il principe William, in rappresentanza di re Carlo III, ha salutato il Pontefice defunto. A seguire, i sovrani di Spagna, re Felipe e la regina Letizia, hanno reso tributo a Bergoglio all’interno del tempio vaticano.

Infine, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha raggiunto la Basilica per prendere parte ai funerali. La delegazione ucraina, entrata da via della Stazione Vaticana attraverso l’ingresso del Perugino, comprende anche la first lady Olena Zelenska.

Il presunto incontro tra Trump e Zelensky prima dei funerali

Donald Trump e Volodymyr Zelensky si sarebbero incontrati prima dei funerali di Papa Francesco, come riportato da fonti vaticane a Sky News. Secondo le stesse fonti, i due leader avrebbero avuto una breve conversazione prima della cerimonia, e avrebbero concordato di rivedersi più tardi nella giornata, dopo le esequie. Questo incontro informale ha suscitato l’attenzione dei presenti, vista la rilevanza internazionale dei due protagonisti, che si sono scambiati alcune parole in vista di un nuovo incontro durante la giornata.

L’inizio dei funerali di Papa Francesco

In questi minuti, con grande solennità e commozione, la bara di Papa Francesco viene sollevata in spalla dei cerimonieri, pronti a portarla fuori dalla basilica di San Pietro. Mentre il silenzio cala sulla navata centrale, il feretro, adagiato su un catafalco decorato con fiori bianchi, è accompagnato dai canti liturgici e dai passi ritmati dei portatori. I presenti assistono con reverenza a questo momento di grande emozione, mentre la bara viene condotta verso l’uscita.

Nella Basilica di San Pietro ha avuto inizio la processione dei 190 concelebranti, che darà avvio alla messa funebre per Papa Francesco. La bara del Pontefice, semplice e di legno, è ancora all’interno della Basilica, con un mazzo di fiori bianchi posato ai suoi piedi. Un lungo applauso ha salutato l’uscita del feretro, con i fedeli che hanno potuto seguire il momento tramite i maxischermi. Successivamente, la bara è stata adagiata su un tappeto nel sagrato.

 La Liturgia Esequiale, concelebrata principalmente da cardinali e patriarchi delle Chiese Orientali, è presieduta dal cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio cardinalizio. I concelebranti sono 970, tra cui 220 cardinali e 750 vescovi e sacerdoti. Durante la cerimonia, è presente l’icona mariana della Salus Populi Romani, a lui particolarmente cara. Al termine della messa, si svolgono l’Ultima Commendatio e la Valedictio. Il cardinale vicario per Roma guida la preghiera della Chiesa di Roma, seguita dalla supplica delle Chiese Orientali. Il cardinale decano asperge con l’acqua benedetta e incensa la salma. Il feretro di papa Francesco viene poi trasferito su una ‘papamobile’ e portato a Santa Maria Maggiore per la sepoltura.

Sull’altare di Piazza San Pietro è presente una copia dell’icona della Salus Populi Romani, identica a quella di Santa Maria Maggiore. Questa copia, scelta per i funerali di Papa Francesco, era la stessa esposta durante la storica Statio Orbis del 27 marzo 2020, quando Papa Francesco pregò da solo, sotto la pioggia, in una Piazza deserta per chiedere la fine del Covid.

L’omelia del Cardinale Giovanni Battista Re di Papa Francesco

“In questa maestosa piazza di San Pietro, nella quale Papa Francesco tante volte ha celebrato l’Eucarestia e presieduto grandi incontri nel corso di questi 12 anni, siamo raccolti in preghiera attorno alle sue spoglie mortali col cuore triste, ma sorretti dalle certezze della fede, che ci assicura che l’esistenza umana non termina nella tomba, ma nella casa del Padre in una vita di felicità che non conoscerà tramonto”.

Il cardinale decano Giovanni Battista Re, nell’omelia della messa esequiale per Papa Francesco, ha ricordato che, nonostante la sua finale fragilità e sofferenza, Papa Francesco ha scelto di percorrere la via della donazione fino all’ultimo giorno della sua vita terrena. Ha seguito le orme del suo Signore, il buon Pastore, che ha amato le sue pecore fino a dare per loro la propria vita. E lo ha fatto con forza e serenità, restando vicino al suo gregge, la Chiesa di Dio.

La decisione di prendere il nome Francesco apparve subito come la scelta di un programma e di uno stile su cui egli voleva impostare il suo Pontificato, cercando di ispirarsi allo spirito di San Francesco d’Assisi”.

Il cardinale decano Giovanni Battista Re, nell’omelia, ha osservato che Papa Francesco ha realmente condiviso le ansie, le sofferenze e le speranze del tempo della globalizzazione, donandosi nel confortare e incoraggiare con un messaggio capace di raggiungere direttamente e immediatamente il cuore delle persone. Il suo carisma dell’accoglienza e dell’ascolto, unito a un modo di comportarsi in sintonia con la sensibilità contemporanea, ha toccato i cuori, cercando di risvegliare le energie morali e spirituali.

Nell’omelia della messa esequiale per Papa Francesco, ha affermato che, di fronte all’infuriare delle numerose guerre degli ultimi anni, segnate da orrori disumani, morti e distruzioni, Papa Francesco ha incessantemente levato la sua voce per implorare la pace, invitando alla ragionevolezza e al dialogo onesto per trovare soluzioni possibili. Ricordava che la guerra significava soltanto morte di persone, distruzione di case, ospedali e scuole, e ripeteva spesso che la guerra lascia sempre il mondo peggiore di come era prima, rappresentando per tutti una dolorosa e tragica sconfitta.

Il cardinale ha, inoltre, sottolineato che l’esortazione “costruire ponti e non muri” era stata più volte ribadita da Papa Francesco, il cui servizio di fede come Successore dell’Apostolo Pietro era sempre stato unito al servizio dell’uomo in tutte le sue dimensioni.

“La sua ultima immagine, che rimarrà nei nostri occhi e nel nostro cuore è quella di domenica scorsa, Solennità di Pasqua, quando Papa Francesco, nonostante i gravi problemi di salute, ha voluto impartire la benedizione dal balcone della Basilica di San Pietro e poi ha voluto scendere in questa piazza per salutare dalla papamobile scoperta tutta la grande folla convenuta per la Messa di Pasqua. Con la nostra preghiera vogliamo ora affidare l’anima dell’amato Pontefice a Dio, perché gli conceda l’eterna felicità nell’orizzonte luminoso e glorioso del suo immenso amore“.