Dio cerca tutti, senza esclusioni
Durante l’omelia della messa dell’Epifania, Papa Francesco ha espresso un concetto fondamentale: Dio non si rivela a pochi privilegiati, ma offre la sua compagnia a chiunque lo cerchi con sincerità. Questo messaggio risuona forte in un’epoca in cui le divisioni sembrano aumentare, nonostante i mezzi di comunicazione sempre più avanzati. La chiamata divina è universale, un invito a tutti, senza eccezioni.
La cultura dell’accoglienza
Il Pontefice ha sottolineato l’importanza di mettere da parte ogni forma di selezione e emarginazione. In un mondo che spesso si chiude in sé stesso, è essenziale promuovere una cultura dell’accoglienza. Questo implica creare spazi aperti, dove il dialogo e l’incontro possano avvenire. La paura e il rifiuto devono essere sostituiti dalla volontà di integrare e condividere. Solo così possiamo costruire comunità più forti e coese.
Un padre che accoglie
Dio è descritto come un Padre la cui gioia più grande è vedere i suoi figli riuniti. Questo concetto di unità è cruciale: non solo dobbiamo cercare di accogliere chi è diverso da noi, ma dobbiamo anche attivamente cercare chi si è perso e offrire supporto a chi fatica. La vera gioia risiede nella condivisione e nell’inclusione, dove ogni individuo ha un posto e un valore. La casa di Dio è aperta a tutti, e il nostro compito è quello di riflettere questa apertura nelle nostre vite quotidiane.