> > Dimissioni dell'assessore alla Casa di Milano: un caso che scuote la città

Dimissioni dell'assessore alla Casa di Milano: un caso che scuote la città

Assessore alla Casa di Milano si dimette, crisi politica

L'assessore alla Casa di Milano, Guido Bardelli, si dimette in seguito a inchieste sulla gestione urbanistica.

Le dimissioni di Guido Bardelli

Il Comune di Milano è in subbuglio dopo le dimissioni dell’assessore alla Casa, Guido Bardelli. La decisione è stata comunicata ufficialmente attraverso una nota di Palazzo Marino, dove si specifica che Bardelli ha incontrato il sindaco Giuseppe Sala per discutere della sua scelta. Le dimissioni giungono in un momento critico, in seguito a inchieste della Procura milanese che hanno coinvolto l’urbanistica della città.

Secondo quanto riportato, Bardelli ha intenzione di spiegare le ragioni della sua decisione al Consiglio comunale durante la riunione prevista per lunedì 10 marzo. Le indagini hanno rivelato chat private dell’assessore, contenenti frasi critiche nei confronti della giunta, risalenti a un periodo in cui non ricopriva ancora il suo attuale incarico.

Le conseguenze per l’urbanistica milanese

La nota di Palazzo Marino sottolinea l’importanza dell’assessorato alla Casa, definito “estremamente rilevante per la città di Milano”. Il sindaco Sala ha dichiarato che si stanno valutando alternative per garantire la continuità delle attività in corso, evidenziando la necessità di non interrompere il percorso avviato sul piano Casa. Questo aspetto è cruciale, poiché la gestione dell’urbanistica ha un impatto diretto sulla vita dei cittadini e sullo sviluppo della città.

Intanto, la difesa di Giovanni Oggioni, ex dirigente comunale attualmente agli arresti domiciliari, ha annunciato che presenterà un’istanza al giudice per chiedere la revoca o l’attenuazione della misura. Oggioni si è dichiarato estraneo alle accuse, tra cui la corruzione, e ha scelto di non rispondere alle domande del giudice durante l’udienza.

Il futuro dell’assessorato e delle indagini

La situazione è complessa e le indagini sulla gestione urbanistica di Milano continuano a svilupparsi. Oggioni è coinvolto in diversi procedimenti aperti dalla Procura, molti dei quali sono ancora in fase istruttoria. La difesa ha espresso l’intenzione di analizzare attentamente gli atti per presentare una memoria difensiva e valutare le posizioni negli altri procedimenti.

Inoltre, l’accusa di depistaggio, legata alla cancellazione di dati dai dispositivi sequestrati, rappresenta un ulteriore elemento di tensione. Il legale di Oggioni ha affermato che la corruzione è stata contestata per la prima volta in questi procedimenti, e la difesa non condivide affatto le dichiarazioni dei pm riguardo a un presunto “sistema” di corruzione.