> > Diga Genova, Rixi: rivalutazione costi ma tempi non si dilatano

Diga Genova, Rixi: rivalutazione costi ma tempi non si dilatano

Genova, 11 apr. (askanews) – I tempi per la realizzazione della nuova Diga del porto di Genova “non credo che si dilatino. Rispetto al cronoprogramma iniziale, che prevedeva la fine dei lavori nel 2030, sono tre anni d’anticipo”. Lo ha detto il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Edoardo Rixi, rispondendo alla domanda di un giornalista sull’allungamento dei tempi e l’aumento dei costi per la nuova Diga del porto di Genova, opera simbolo del Pnrr.

“Dal cronoprogramma – ha aggiunto Rixi – risulta che il primo lotto verrà completato alla fine del 2027 e la fase B verrà appaltata nei prossimi mesi. Ovviamente è un’opera unica nel suo genere a livello europeo, quindi nella prima fase, in particolare sul posizionamento delle colonne nel fondale e sulla realizzazione dei cassoni, ci sono stati dei problemi, anche perché si è scelto di lavorare anche in un’ottica di salvaguardia del rapporto tra porto e città, di evitare ad esempio di utilizzare la fascia di rispetto di Prà per la realizzazione dei cassoni. Questo ha comportato ovviamente dei ritardi e il trasferimento dei macchinari sulla zona di Vado”.

“Nel mese di maggio – ha spiegato il viceministro – entrerà in funzione un nuovo impianto per la realizzazione di altri cassoni e quindi si raddoppierà la capacità di realizzazione. Ci sarà un’accelerazione, penso sostanzialmente da giugno, in maniera assolutamente importante. In più una serie di risorse tecniche che erano impegnate sulla diga di Genova, erano anche impegnate sulla realizzazione da parte di Fincantieri del nuovo mega terminal a Miami, che è stato consegnato la settimana scorsa e quindi oggi ci sono sicuramente molte più energie di ieri”.

“Per quanto riguarda invece il tema dei costi – ha aggiunto Rixi – c’è stato un aumento della profondità necessaria delle colonne per stabilizzare i cassoni, quindi c’è stata una rivalutazione dei costi, ma è all’interno di quello che era comunque considerato come accettabile. Vorrei ricordare che l’appalto è stato realizzato dal precedente governo e non da questo e probabilmente anche con alcune sottovalutazioni, per cui si è dovuto in corso d’opera migliorare alcune caratteristiche dell’opera stessa”.