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Blitz contro il traffico internazionale di droga, 15 fermi: arrestato anche il genero di Diabolik

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Tra Bologna e Reggio Emilia, sgominata rete di traffico internazionale di droga: 15 arresti, coinvolto anche il genero di Diabolik

Tra i 15 fermati nell’ambito di un’indagine sul traffico internazionale di droga, condotta dalla Guardia di Finanza di Reggio Emilia e dalla Polizia sotto il coordinamento della Dda di Bologna, è stato arrestato anche il genero di Diabolik.

Diabolik, arrestato il genero per traffico di droga

Nella mattinata, la Guardia di Finanza e la Polizia di Reggio Emilia, su mandato della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bologna, hanno eseguito arresti, perquisizioni e sequestri in diverse province italiane. Sono 15 le persone coinvolte, tra cui cinque residenti nel Reggiano, accusate di appartenere a un’organizzazione criminale italo-albanese attiva nel traffico internazionale di stupefacenti.

Fermato anche il 40enne romano, Daniele Gatta, genero di Fabrizio Piscitelli, noto come Diabolik, storico capo ultrà, legato agli ambienti dell’estrema destra e al narcotraffico, assassinato a Roma nel 2019. All’uomo è stato contestato di aver condizionato l’acquisto di una partita di cocaina che si tentò di importare dall’Ecuador nel 2021.

Diabolik, arrestato il genero per traffico di droga: le indagini

L’organizzazione comunicava utilizzando smartphone criptati e l’applicazione Sky-Ecc. Per decifrare la quantità di messaggi scambiati, gli investigatori si sono avvalsi della collaborazione delle autorità francesi, olandesi e belghe. In Emilia, la base operativa e direzionale si trovava a Bibbiano, nel Reggiano, dove risiedeva la maggior parte dei membri dell’organizzazione, con ulteriori appoggi logistici a Sassuolo e Polinago. Parte della cocaina proveniva dalla Calabria, mentre eroina, hashish e marijuana venivano distribuiti sul territorio. Un ruolo cruciale è stato svolto dalle intercettazioni telefoniche e ambientali.

Dal 2020 l’organizzazione avrebbe importato e distribuito in Italia 23 chili di cocaina, 6 di eroina, 80 di hashish e 240 di marijuana, provenienti da Albania, Kosovo, Ecuador, Colombia e Paesi Bassi. Il valore complessivo stimato supera gli 8 milioni di euro.