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È possibile che Giovanni Erra, una delle quattro persone condannate per l’omicidio di Desirée Piovanelli, torni libero nel 2025.
La giovane di 14 anni fu uccisa dopo un tentativo di stupro. Attualmente, l’unico adulto condannato nel 2002, all’epoca dei fatti aveva 36 anni, non si trova più in carcere a Bollate, ma è stato affidato ai servizi sociali, risiedendo in una comunità. La sua possibile liberazione per la fine del 2025 è motivata dai benefici di buona condotta.
Desirée Piovanelli: la difesa di Erra
L’avvocato Antonio Cozza, uno dei legali di Giovanni Erra, ha confermato quest’informazione.
Cozza, insieme al collega Nicodemo Gentile, aveva esaminato la possibilità di presentare una richiesta di revisione del processo, ma al momento non risultano depositati documenti a riguardo.
La condanna di Erra
Nel processo di primo grado, Erra era stato condannato all’ergastolo, ma in appello la pena fu ridotta a 20 anni. Successivamente, la procura generale di Brescia presentò un ricorso in Cassazione, e la Suprema Corte decise per un nuovo processo.
I giudici: “Una personalità disumana”
Giovanni Erra venne condannato il 3 novembre 2005 a Milano, nelle motivazioni della condanna i giudici scrissero in seguito: “Una personalità disumana e insensibile al richiamo umanitario anche di fronte a una ragazza che implorava pietà (come lo stesso imputato ha dichiarato)”.