Roma, 13 feb. (Adnkronos Salute) – L'emergenza Dengue in Brasile e l'aumento globale dei casi fanno innalzare l'allerta nei porti e negli aeroporti in Italia. E' l'obiettivo della circolare 'Innalzamento livello di allerta relativamente alla diffusione della dengue presso i punti di ingresso italiani', messa a punto dall'Ufficio 3 (Coordinamento Usmaf-Sans) del ministero della Salute. "A causa dell’aumento globale dei casi di Dengue, su disposizione del direttore generale, Francesco Vaia, si invitano gli Uffici di sanità marittima aerea e di frontiera (Usmaf-Sasn) a innalzare il livello di allerta e vigilanza nei confronti dei vettori provenienti e delle merci importate dai Paesi in cui è frequente e continuo il rischio di contrarre la malattia o dove è presente Aedes aegypti".
La circolare – che l'Adnkronos Salute ha avuto modo di visionare – ricorda "che il Regolamento sanitario internazionale (Capitolo IV – Disposizioni speciali per merci, container e aree di carico container e Allegato 5 misure specifiche per malattie a trasmissione vettoriale) prevede che l’area aeroportuale/portuale e i 400 metri circostanti siano tenuti liberi da fonti di infezione e contaminazione, quindi anche roditori e insetti".
"Come già previsto dalla circolare del ministero della Salute del 28 settembre 2017, e in ossequio al Piano nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle arbovirosi (Pna) 2020-2025 raccomanda agli Usmaf-Sasn di vigliare attentamente – precisa il documento – sulla disinsettazione degli aeromobili (tenendo in considerazione quanto previsto dalle circolari 25 marzo 2016; 27 luglio 2016; 19 agosto 2016, emanate in occasione degli outbreak di Zika) e di valutare – conclude – l’opportunità di emettere ordinanze per l’effettuazione di interventi straordinari di sorveglianza delle popolazioni di vettori e altri infestanti e di disinfestazione".