La riunione del Consiglio dei Ministri, inizialmente fissata per martedì, è destinata a slittare a venerdì mattina, 28 febbraio, alle 10. All’ordine del giorno c’è l’approvazione del decreto bollette, ma il provvedimento non sarebbe ancora pronto a causa di difficoltà legate alla copertura finanziaria e alla necessità di rivedere alcune disposizioni in contrasto con il Pnrr. In merito alla questione è intervenuta la premier Meloni.
Decreto Bollette, CdM rinviato: le parole di Giorgia Meloni
Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, avrebbe giudicato “non soddisfacente” la bozza preparata dalle amministrazioni per affrontare il caro-energia. Per questo motivo, avrebbe chiesto di approfondire ulteriori misure e deciso di rinviare il Cdm a venerdì. L’obiettivo della presidente del Consiglio sarebbe quello di fornire misure più efficaci a famiglie e imprese, con particolare attenzione ai soggetti più vulnerabili.
La CNA ha chiesto che il decreto contro il caro bollette preveda un intervento significativo a favore delle piccole imprese, le più colpite dagli aumenti delle tariffe. Secondo la Confederazione, queste imprese pagano l’energia il 40% in più della media europea, con differenziali che arrivano al 60% rispetto alla Spagna e al 50% rispetto alla Francia, compromettendo la loro competitività.
La decisione della presidente del Consiglio è stata accolta positivamente dall’associazione dei consumatori, che due giorni fa aveva sollecitato il governo a adottare misure più incisive per affrontare seriamente l’emergenza energetica. L’Associazione chiede che il governo agisca per evitare nuovi rialzi delle tariffe e per abbattere le bollette di luce e gas pagate da famiglie e imprese, perché il caro-energia rischia di avere ripercussioni enormi sulla nostra economia e di far perdere al nostro Paese competitività rispetto al resto d’Europa.
Dal lato opposto, l’opposizione, con Elly Schlein, attacca:
“Il governo, da due anni, ignora il fatto che in Italia le bollette sono tra le più alte d’Europa. Noi proponiamo con forza di separare il prezzo dell’energia da quello del gas, come fatto in altri Paesi europei, e di riformare l’acquirente unico pubblico affinché diventi un grande gruppo d’acquisto, in grado di negoziare su volumi elevati per ottenere bollette più basse per le famiglie italiane”.
Bonus bollette e nuovo limite Isee: cosa cambia
Il governo, con il nuovo decreto per contrastare il caro energia, prevede l’ampliamento del bonus bollette con un aumento del limite ISEE a 15.000 euro, rispetto ai precedenti 9.500, il recupero di 600 milioni di euro dalle aste ETS (Emission Trading System) per supportare le imprese e possibili interventi sulle concessioni idroelettriche.