Sembrava la soluzione definitiva per porre fine al disordine, ma il progetto di decreto del Ministero dei Trasporti, destinato a regolamentare l’uso degli autovelox, è stato nuovamente sospeso. Annunciato venerdì come praticamente concluso e pronto per essere inviato a Bruxelles, il testo è stato bloccato su indicazione del ministro Matteo Salvini.
Decreto autovelox 2025
Il decreto in questione riguarda l’approvazione degli autovelox, con possibili implicazioni sui ricorsi presentati da numerosi automobilisti multati da dispositivi non omologati. A partire da luglio, infatti, dovrebbero entrare in vigore nuove disposizioni per l’uso di questi strumenti, che considereranno ‘validi’ tutti gli autovelox approvati dal 2017 in poi. Questo rappresenterebbe una sorta di sanatoria, mettendo fine alla maggior parte dei ricorsi. L’ASAPS ha inviato il decreto al sistema Tris dell’Unione Europea, dopo aver fatto lo stesso con quello sugli Alcolock.
Tuttavia, il decreto, che doveva entrare in vigore a luglio e risolvere le controversie legate alla sentenza 10505/2024 della Corte di Cassazione, è stato bloccato dal Mit. Ecco i motivi.
Decreto autovelox 2025, perché il Mit lo ha bloccato
Al momento, tutto è stato messo in sospeso: il progetto di decreto che disciplina l’uso e l’omologazione degli autovelox è stato fermato. La decisione è stata presa dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il ministro Matteo Salvini ha fatto sapere che il documento, ormai pronto per essere inviato a Bruxelles, necessita di “ulteriori approfondimenti“.
“Il ministro fleximan-Salvini, che aveva spostato totalmente la furia distruttiva di questi strumenti di moderazione della velocità, forse deve fare i conti con la realtà dell’ordinamento europeo”, commenta duramente in una nota Francesca Ghirra, capogruppo di Avs nella commissione Attività produttive della Camera.