Dal 1 gennaio 2025 al 31 dicembre 2026, entrerà in vigore in via sperimentale una prestazione universale rivolta agli anziani ultraottantenni non autosufficienti con “un livello di bisogno assistenziale gravissimo” e un Isee inferiore a 6.000 euro.
Decreto anziani, 1000€ in più con la prestazione universale?
Il provvedimento, attualmente in bozza al Consiglio dei Ministri, consiste in una prestazione composta da una quota fissa, equivalente all’indennità di accompagnamento, e una quota integrativa denominata “assegno di assistenza,” ammontante a 1.000 euro al mese. Quest’ultima è destinata a coprire i costi del lavoro di cura e assistenza forniti da lavoratori domestici o l’acquisto di servizi di cura da imprese qualificate.
Decreto anziani, l’iniziativa del governo
La Premier Meloni ha anticipato che il decreto, con un fondo di oltre un miliardo di euro per i primi due anni, mira a garantire agli anziani il diritto di ricevere cure nella propria abitazione, configurandosi come un provvedimento innovativo volto a costruire un nuovo modello di welfare. La viceministra del Lavoro, Maria Teresa Bellucci, ha spiegato che l’iniziativa, coordinata con altri ministeri tra cui quello della Salute, intende fornire risposte concrete alle esigenze dei 14 milioni di anziani, di cui 3,8 milioni non autosufficienti, rappresentando un passo significativo verso un sistema di assistenza più efficace.