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Ddl sicurezza: Magi, 'governo boccia odg per notifica tris a Ue stop canapa'

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Roma, 18 set. (Adnkronos) - "L’aula della Camera ha appena bocciato un mio ordine del giorno al disegno di legge sicurezza che avrebbe impegnato il governo a trasmettere tempestivamente la notifica Tris alla Commissione europea relativa alla norma del ddl sicurezza che prevede lo stop all...

Roma, 18 set. (Adnkronos) – "L’aula della Camera ha appena bocciato un mio ordine del giorno al disegno di legge sicurezza che avrebbe impegnato il governo a trasmettere tempestivamente la notifica Tris alla Commissione europea relativa alla norma del ddl sicurezza che prevede lo stop alla canapa industriale". Lo dice il segretario di +Europa, Riccardo Magi, intervenendo nell’aula della Camera sul ddl sicurezza.

"Eppure – spiega -, quando l’obiettivo del progetto di legge è quello limitare la commercializzazione o l'utilizzazione di una sostanza, di un preparato o di un prodotto chimico, per motivi di salute pubblica o di tutela dei consumatori o dell'ambiente, lo Stato membro notificante è tenuto anche ad allegare un riassunto oppure gli estremi dei dati pertinenti relativi alla sostanza, al preparato o al prodotto in questione, nonché le conseguenze previste delle misure per quanto riguarda la salute pubblica o la tutela del consumatore e dell'ambiente, con un'analisi dei rischi effettuata; in termini di impatto economico la normativa di cui all’articolo 18 del provvedimento in esame determinerebbe rilevanti danni, come ripetutamente denunciato da numerosi imprenditori e aziende operanti nel settore".

"Come è avvenuto sulla carne coltivata, il governo lancia il sasso in Italia ma nasconde la mano in Europa: dovendo indicare i motivi che rendono necessario adottare la regolamentazione ivi contenuta, nonché i dati pertinenti relativi alle infiorescenze della canapa, le conseguenze previste e l’analisi contenente l’indicazione delle evidenze dei rischi per la salute dei cittadini, il governo temeva di incorrere già da subito in violazioni dei principi del diritto dell’Unione europea e del mercato interno. Un’altra brutta pagina per il nostro Paese", conclude Magi.