Roma, 31 ott (Adnkronos) – "Le difficoltà della montagna richiederebbero scelte meno propagandistiche mentre il provvedimento del Governo ha le sembianze di un sacco vuoto e come tale non sta in piedi".
Lo ha detto il senatore del Pd Dario Parrini, vice presidente della commissione Affari costituzionali, nel corso del suo intervento in aula sul Ddl montagna.
"Sono assolutamente assenti gli stanziamenti adeguati alle esigenze esistenti e agli obiettivi dichiarati dal Governo stesso. Siamo consapevoli delle fragilità e dei problemi delle aree montane e quindi della necessità di un intervento organico. Purtroppo la misura, presentata dal Governo come legge quadro, sembra solo una legge 'bandiera' – ha spiegato Parrini – Il ministro Calderoli ha sostenuto meglio qualcosina che niente: il problema è che il Governo cerca di far passare, come sempre, il “qualcosina” come l’inizio di una grande svolta mentre Il provvedimento in realtà interviene su una percentuale minima dei problemi esistenti".
"Il racconto del Governo è sempre lontano dalla realtà: spacciare 100mln lordi in più per la montagna come una grande operazione quando si tagliano 4mld per i Comuni in tre anni, rende benissimo l’idea di come opera l’esecutivo. Oltre la carenza di risorse vi sono altre criticità: i criteri per la definizione di comune montano che sono troppo ristrettivi, è assente una disciplina dei servizi ecosistemici, al pari di una fiscalità di vantaggio che viene rimandata alla delega fiscale che è un fantasma", ha detto ancora Parrini.
(Adnkronos) – "Infine nel provvedimento è assente anche un'idea di riordino complessivo degli enti locali e delle aree montane. Siamo consapevoli della necessità di una legge sulla montagna per cui il Pd asterrà. Se non ci saranno correttivi il nostro atteggiamento, da quello di una dubbiosa apertura, alla Camera sarà di netta contrarietà; ci aspettiamo quindi una terza lettura al Senato”, ha concluso il senatore dem.