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Dazi USA, la risposta di Bruxelles: pronti a colpire prodotti americani come whisky, jeans e moto

Dazi USA, la risposta di Bruxelles

Dazi USA, l’Ue risponde: possibile stretta su prodotti iconici americani come whisky, jeans e moto

L’Ue reagisce con forza ai nuovi dazi imposti dagli Stati Uniti e punta a colpire prodotti simbolo come il whisky, i jeans e le motociclette Harley Davidson. L’annuncio del presidente americano Donald Trump di dazi al 25% sull’acciaio europeo, ha subito suscitato le reazioni di Bruxelles. La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha replicato di essere “profondamente dispiaciuta” per un provvedimento che rischia di pesare sulle esportazioni europee a partire dal 12 marzo. “Si tratta di tasse dannose per le imprese e che colpiscono anche di più i consumatori”.

L’Ue reagisce ai dazi di Trump

In particolare: “Non rimarranno senza risposta: ci saranno contromisure ferme e proporzionate”, ha continuato. La posizione della Commissione è pienamente condivisa dal presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, che ha espresso il suo “pieno sostegno” nella contro-minaccia. Maros Sefcovic, il commissario al Commercio, sottolinea che “non c’è giustificazione per i dazi di Trump, deploriamo questa decisione. Con i dazi aumenterà l’inflazione; sono una tassa per i loro cittadini”. Guardando ai mercati si può dare ragione a Sefcovic e agli analisti che mettono avvertono in merito agli effetti nefasti dei dazi sulla stessa economia americana: l’obiettivo di Trump di un dollaro forte e di tassi di interessi bassi cozza con la realtà.

Le ripercussioni sui mercati e sull’economia americana

Le nuove imposte doganali aumenteranno l’inflazione, e gli investitori stanno indebolendo la moneta americana perché si stanno convincendo che la Federal Reserve avrà margini sempre più ridotti per tagliare i tassi e che l’economia americana andrà affievolendosi. Stando a quanto sostenuto da Torsten Slok, capo economista di Apollo, “serpeggiano timori che la crescita americana possa rallentare”, come ha spiegato al Financial Times. Fino ad ora, le minacce di Trump si sono rivelate come una leva negoziale: il presidente ha già ritirato misure analoghe nei confronti di Canada e Messico, e in Europa si spera che possa accadere qualcosa di simile a ciò che era accaduto nel primo mandato, quando l’ex presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, negoziò un accordo con Washington dopo un’intensa fase di tensioni commerciali.

Prospettive di negoziazione e nuove strategie

Forse la stessa von der Leyen ha fornito un segnale in questa direzione, quando ha incontrato a Parigi il vicepresidente americano J.D. Vance, facendo sapere di aver “ribadito l’impegno dell’Ue per una relazione commerciale equa, mentre entrambe le parti hanno espresso la loro intenzione di dare priorità alle aree economiche di reciproco interesse, tra cui l’energia”. Nel frattempo, a Bruxelles si parla già di accordi per acquisti maggiori di gas e di altri prodotti americani da parte dell’Ue per rabbonire Trump. Intanto i polacchi, che detengono la presidenza di turno della Ue, hanno convocato una riunione d’emergenza dei ministri del Commercio per concordare una strategia comune. Prima di lasciare spazio a un possibile compromesso, Bruxelles intende mostrare la propria determinazione, minacciando dazi su prodotti iconici americani come whisky, jeans, burro di arachidi e moto Harley Davidson, seguendo un approccio simile a quello adottato ai tempi di Juncker.