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Dopo alcuni giorni di forte turbolenza sui mercati finanziari, con oltre 1.900 miliardi di valore andati in fumo a causa della guerra commerciale scatenata dal presidente Usa Donald Trump, l’Europa prova a reagire con un’apertura in rialzo.
Le Borse tentano il rimbalzo dopo giorni di panico
Parigi, Francoforte e Londra mostrano segnali di ripresa, mentre anche Milano tenta un recupero. Tuttavia Piazza Affari rallenta, appesantita dal comparto bancario e dal calo di titoli come Stellantis, che perde il 2%. Intesa, Unicredit, Mps e Bper si muovono in territorio negativo, in controtendenza rispetto all’apertura. Anche Amplifon e Tim registrano flessioni, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta intorno ai 122 punti. Fuori dell’Europa, la Borsa di Tokyo tenta un recupero, segnando un progresso del 6,03%, e gli investitori si mostrano ottimisti su un imminente negoziato tra Tokyo e Washington per attenuare l’impatto dei dazi voluti dall’amministrazione Trump. Al contrario, nei mercati asiatici emergenti si registrano forti contraccolpi: Singapore apre con un crollo dell’8,5%, mentre la Borsa di Jacarta viene temporaneamente sospesa dopo un crollo del 9,19%.
Musk sfida Trump sui dazi per salvare Tesla
Le tensioni commerciali scatenate dalle politiche protezionistiche di Donald Trump restano al centro del dibattito. Secondo il Washington Post, nel fine settimana Elon Musk avrebbe cercato personalmente di convincere Donald Trump a revocare i dazi, anche quelli sulla Cina, seppure il tentativo non ha finora avuto successo. L’intento era quello di salvare le sorti di Tesla, che ha visto le vendite trimestrali crollare drasticamente a causa delle reazioni negative al suo ruolo di consigliere di Trump.
Criptovalute e oro in risalita, segnali di fiducia
In rialzo le criptovalute, mentre si valutano le ipotesi di trattative per i dazi decisi da Donald Trump. Il Bitcoin guadagna l’1% a 79.714 dollari, dopo aver toccato ieri il minimo a 77.000 dollari. L’oro risale sopra i 3mila dollari dopo essere sceso ieri sotto questa soglia. Il metallo prezioso con consegna immediata (Gold spot) passa di mano a 3.005,41 dollari, aumentando del 74% mentre l’oro con consegna a giugno (Comex) è scambiato a 3.020,60 dollari con un aumento dell’1,58%.