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Dazi Cina aerei: nuova stretta sui Boeing americani, tensioni in aumento

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La Cina blocca le consegne di aerei Boeing in risposta ai dazi americani. Un Boeing 737 Max torna a Seattle mentre la guerra commerciale tra le due potenze continua a intensificarsi.

Gli aerei fanno marcia indietro. Letteralmente.

Un Boeing 737 Max, sabato scorso, è atterrato a Seattle. Un ritorno a casa — forzato. Dalla Cina.

A riportarlo è Fox News, che cita Reuters.

Dazi e aerei: la Cina blocca le consegne di Boeing in risposta alle tariffe americane

Un dettaglio che dice molto: Pechino, ormai, ha perso la pazienza.

E ha ordinato alle compagnie cinesi di chiudere i rubinetti. Stop. Niente più consegne di aerei Boeing in Cina. Non uno in più.

Perché? Facile. C’entra la guerra dei dazi.

Gli Stati Uniti hanno alzato la posta, portando i dazi fino al 145% sull’import di prodotti cinesi. Una mossa che — ovviamente — non è passata inosservata a Pechino. E la risposta, stavolta, non è fatta di parole o comunicati dal tono diplomatico. No. Qui si parla di velivoli. Di miliardi. Di interessi.

Il Boeing 737 Max rientrato negli States non sarà l’unico. Pare, infatti, che già la settimana scorsa tre 737 Max 8 — che stavano ultimando i preparativi nel centro di Zhoushan — siano stati richiamati indietro. Una retromarcia silenziosa, ma pesante. L’agenzia The Air Current ha raccontato proprio questo. E anche se Boeing, per ora, resta abbottonata, il segnale è chiaro.

Dazi, aerei e immigrazione: Trump punta il dito contro Biden e la sinistra radicale

Mentre i cieli si svuotano, la politica americana si riempie di accuse. Di nuovo.

Donald Trump, nel giorno di Pasqua, ha deciso di mettere da parte l’agnello e affondare il colpo. Un attacco frontale. Contro chi? La “sinistra radicale”, come la chiama lui. E i giudici.

Secondo il tycoon, la macchina della giustizia starebbe sabotando i suoi piani sull’immigrazione. Anzi, starebbe permettendo «un attacco infame» contro gli Stati Uniti. Parole forti. Come sempre.

E, come se non bastasse, Trump non ha perso occasione per affondare su Joe Biden. Il colpevole perfetto. Il presidente, dice, avrebbe spalancato le porte d’America. Avrebbe lasciato entrare milioni di criminali. «Il peggiore presidente di sempre. Il più incompetente.»

Dazi, aerei, confini. Non si salva nulla. Nemmeno a Pasqua.