Milano, 8 nov.
(askanews) – Al pianoforte Dardust è capace di esplorare nuove combinazioni di suoni e contrasti e lo fa in modo sorprendente in Urban Impressionism.
“Ho voluto catturare i luoghi delle periferie e tradurli in musica, ma le periferie poi alla fine non sono altro che un simbolo delle nostre aree lasciate in disparte, ai margini, sono aria del passato, sono in bianco e nero perché forse non le vogliamo affrontare. Mi piaceva l’idea, come un pittore impressionista, di andare in queste zone e colorarle, e darle una nuova identità.
C’è una bellezza nelle periferie e io l’ho scoperta in questi viaggi tra New York e Parigi”.
Pianista, produttore e compositore tra i più influenti e premiati, è capace di ridisegnare i confini di classico e contemporaneo portando la sua musica ben oltre le definizioni e in questo lavoro si ispira all’architettura.
“È un rapporto simbolico, fondamentalmente. L’architettura ha alcuni scorci e in questo caso io mi sono molto appassionato dell’architettura brutalista, postmodernista, dell’accezione più larga.
Mi hanno dato una sorta di geometria per la scrittura e per proiettare le mie emozioni. Diciamo che l’architettura è una sorta di griglia dove è un contenitore dove io poi ho proiettato tutto quello che sentivo”.
Le sue composizione sono in equilibrio perfetto tra pianoforte ed elettronica, per Urban Impressionism Dardust sì è ispirato ai suoni delle periferie.
“Sono voci, sono sirene, sono clacson, sono i suoni dei semafori, sono i suoni della vita vera che è lì.
Tanti artisti nel passato hanno catturato la verità, dal mondo del cinema, la letteratura, la verità della periferia. L’ho fatto a mio modo campionando dei suoni e trasformandoli in musica”.
Il tour Urban Impressionism prenderà il via a marzo 2025, e attraverserà i palchi di 9 città europee, oltre le date di Milano e Roma.
“Sarà uno show in bianco e nero, molto più minimale del passato, non ci saranno colori, i colori saranno solo quelli della musica, ci sarà solo un light design bianco e cercherò di creare un’atmosfera unica”.