> > Caso Pandoro e uova di Pasqua: Chiara Ferragni rinviata a giudizio per truffa...

Caso Pandoro e uova di Pasqua: Chiara Ferragni rinviata a giudizio per truffa aggravata

chiara ferragni giudizio truffa

La Procura di Milano rinvia a giudizio Chiara Ferragni per truffa sui pandori "Pink Christmas" e le uova di Pasqua.

Chiara Ferragni è stata rinviata a giudizio per truffa aggravata nell’ambito del caso Pandoro Balocco e delle uova di Pasqua Dolci Preziosi. Il decreto di citazione diretta è stato notificato questa mattina, mercoledì 29 gennaio, ai suoi avvocati. Tuttavia, la difesa dell’imprenditrice respinge le accuse, ribadendo che non è stato commesso alcun reato.

Chiara Ferragni rinviata a giudizio per truffa aggravata

“Credevo sinceramente che non fosse necessario celebrare un processo per dimostrare di non aver mai truffato nessuno. Dovrò purtroppo convivere ancora del tempo con questa accusa, che ritengo profondamente ingiusta, ma sono pronta a lottare con ancora maggiore determinazione per far emergere la mia assoluta innocenza”. Queste le prime parole di Chiara Ferragni, a seguito della decisione della Procura di Milano.

Il decreto di citazione diretta è stato notificato stamattina agli avvocati Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana e la prima udienza si terrà a settembre. La decisione è stata disposta anche per l’ex manager Fabio Damato, la manager Alessandra Balocco e l’imprenditore Francesco Cannillo.

“Restiamo fermamente convinti che questa vicenda non abbia alcuna rilevanza penale e che ogni profilo controverso sia già stato affrontato e risolto avanti l’Agcm. L’interlocuzione con i pm non ha avuto l’esito auspicato e la Procura ha preferito demandare al Giudice del dibattimento ogni decisione nonostante sia evidente l’assenza di condotte costituenti reato e la mancanza delle condizioni di procedibilità. L’innocenza della nostra assistita verrà certamente acclarata in giudizio che affronteremo serenamente”, hanno sottolineato i legali.

L’accordo tra Chiara Ferragni e il Codacons

L’iniziativa Balocco avrebbe tratto in inganno i consumatori, facendo loro credere che acquistando il pandoro Pink Christmas (venduto a 9,37 euro anziché 3,68 euro della versione tradizionale) avrebbero contribuito direttamente alla raccolta fondi per l’ospedale Regina Margherita di Torino.

Secondo la procura, però, l’accordo era ben diverso: le società di Chiara Ferragni hanno incassato oltre un milione di euro per promuovere l’iniziativa su Instagram, mentre Balocco aveva destinato all’ospedale solo 50mila euro, indipendentemente dalle vendite, che hanno raggiunto almeno 362.577 unità.

Pur non quantificando l’eventuale profitto illecito, la procura sottolinea che la differenza tra i due prezzi, moltiplicata per le vendite, supererebbe i 2 milioni di euro.

A fine dicembre, Ferragni aveva siglato un accordo con il Codacons per risarcire i consumatori con una donazione di 200mila euro in beneficenza.