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Pantheon, voragine porta alla luce resti di pavimentazione imperiale

voragine pantheon

Una voragine aperta nei pressi del Pantheon ha portato alla luce resti di pavimentazione di epoca imperiale.

Lunedì 27 aprile, in piazza del Pantheon a Roma, una porzione di sampietrini della dimensione di circa un metro ha ceduto creando una vera e propria voragine che ha però portato alla luce dei resti storici: lastre di marmo travertino.

Voragine al Pantheon: i resti rinvenuti

Il rinvenimento è avvenuto in maniera del tutto casuale: a seguito dell’apertura della voragine, proprio davanti al Pantheon, sono state rinvenute lastre dalle dimensioni di circa 80 per 90 centimetri e spesse circa 30 centimetri. A crollare potrebbe essere stata la volta superiore di una galleria di servizi, i cunicoli in cemento armato dentro cui passano ad esempio i cavi delle linee telefoniche.

La Soprintendenza Speciale di Roma ha pubblicato in un post su Facebook le immagini dei resti.

L’importanza della tutela archeologica

“Una dimostrazione inequivocabile di quanto sia importante la tutela archeologica. Non solo una occasione di conoscenza, ma fondamentale per la conservazione delle testimonianze della nostra storia. Un patrimonio inestimabile in particolare in una città come Roma”. Queste le parole della Soprintendenza, in didascalia alle foto postate.

Resti marmo travertino

Vent’anni dopo

Una scoperta che ha già un precedente. Il primo ritrovamento risale infatti agli anni ’90. “Dopo oltre vent’anni riemergono le lastre della pavimentazione antica della piazza antistante al Pantheon”, spiega il Soprintendente Speciale Daniela Porro. In quell’occasione gli studi scientifici hanno permesso di ricostruire le dimensioni ben più ampie della piazza attuale davanti al Pantheon.

Le indagini sono comunque ancora in corso. Con il ritorno delle normali attività culturali e di scavi archeologici, con l’avanzare della fase 2 dell’emergenza coronavirus, si avranno notizie ancora più precise sull’entità dei ritrovamenti.