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Cruciverba: un ministro del sultano (5 lettere )

sultano

La figura del visir, ovvero del primo ministro del sultano e la storia del glorioso Impero Ottomano, dalle origini all'età contemporanea.

La soluzione è Visir. E in questo articolo parleremo proprio della storia di questa importante figura istituzionale e del celebre Impero Ottomano.

Il visir

Il visir è il titolo di una sorta di gran cancelliere che svolgeva le funzioni di alter ego del sovrano. Fu introdotto dai califfi Abbasidi (750-1258) e rimesso in vigore dal secondo sultano ottomano, Orkhān (1326-62 ca.), che accanto al gran visir pose un consiglio di ministri a lui sottoposti, detti visir della cupola, successivamente soppressi da Aḥmed III (1703-30).
In seguito alle riforme politico-amministrative dell’Impero, avviate da Maometto II nel 1835, venne gradualmente costituendosi un consiglio di ministri (vukiela o nuzzar), presieduto dal gran visir. Tale consiglio rimase operativo fino alla rivoluzione kemalista (1923), quando fu instaurata la repubblica; la carica di gran visir fu soppressa e il presidente del Consiglio dei ministri fu chiamato bashvekil e più tardi (1935) basbakan.

Incarichi

Senza altro vincolo tranne quello della volontà del Sultano, il gran visir era incaricato di gestire gli affari dello Stato. La carica non era revocabile se non dal Sultano stesso. Era custode del sigillo imperiale e convocava gli altri visir a lui subalterni in un consiglio detto «visir della cupola». Questo consiglio doveva il suo nome all’architettura della sala del palazzo sultanale in cui si riuniva.

Nascita e ascesa del Visir

Agli albori dell’Impero ottomano, era utilizzato il solo titolo di visir. Il primo dei visir ottomani ad essere investito del titolo di gran visir fu Çandarlı Halil Hayreddin Paşa, durante il regno di Murad I (1326-1389). La carica venne creata per distinguere questo ministro dagli altri visir gerarchicamente inferiori. Il titolo originale di vezir-i âzam fu poco a poco sostituito da sadrazam, che significava supremo visir. I gran visir portarono i titoli di sadr-ı âlî (visir supremo), vekil-i mutlak (vicario assoluto), sâhib-i devlet (signore della dinastia o signore dello Stato) o zât-ı âsafî(persona visirale). Dal 1656 al 1703, l’Impero Ottomano fu governato da una serie di potenti gran visir della famiglia dei Köprülü.

L’inizio del declino

Col passare del tempo la funzione del visir perse prestigio e potere a causa dell’indebolimento dei sultani e dell’ascesa al potere dei gradi amministrativi inferiori. Dopo l’avvio delle riforme dell’impero Ottomano (le cosiddette Tanzimat) nel 1839, il ruolo dei gran visir cominciò sempre di più a somigliare a quello dei Primi ministri delle grandi potenze occidentali.

L’Impero Ottomano

L’Impero Ottomano o Sublime Stato Ottomano (noto anche come Sublime porta), è stato un impero durato 623 anni, dal 1299 al 1922.

Origine

Il nome “ottomano” deriva dai successori di Osman Gazi (1258-1326), un guerriero turco che diventò sultano sotto il nome di Osman I. Il sultanato cambia in impero con Maometto II (1432-1481) e si protrae fino all’instaurazione dell’odierna Repubblica di Turchia.

Apogeo

L’Impero ottomano fu uno dei più grandi e longevi imperi della storia. Durante il XVI e il XVII secolo, raggiunse il suo apogeo sotto il regno di Solimano il Magnifico (1494-1566), diventando uno dei più potenti Stati del mondo. Un impero multietnico, multiculturale e multilinguistico che si estendeva dai confini meridionali del Sacro Romano Impero, alle periferie di Vienna e della Polonia a nord, fino allo Yemen e all’Eritrea a sud; dall’Algeria a ovest fino all’Azerbaigian a est. Controllava inoltre gran parte delle regioni balcaniche, del Vicino Oriente e del Nordafrica. Con Costantinopoli capitale e un esteso controllo del mar Mediterraneo, l’Impero rappresentò per circa cinque secoli lo snodo principale dei rapporti commerciali tra oriente e occidente. Durante la prima guerra mondiale si alleò con gli Imperi centrali, subendo una pesante sconfitta che gli costò lo smembramento forzato da parte degli stati vincitori.

Caduta

In seguito alla sconfitta, l’Impero Ottomano, già estremamente ridotto dal Trattato di Sèvres (1920) a parte della penisola anatolica e della Tracia orientale, fu occupato dalla Grecia e dagli eserciti inglesi, italiani e francesi sui territori costieri. Venne creato pertanto un movimento di indipendenza nazionale. Questo fu guidato da un generale dell’esercito ottomano, Mustafà Kemal Pascià, poi soprannominato Atatürk (padre dei Turchi). Questi si era distinto nella vittoriosa battaglia di Gallipoli (1915-1916) e aveva partecipato alla rivoluzione dei “Giovani Turchi”.

La riscossa e la nascita della repubblica

Nella guerra greco-turca del 1919-1922, gli eserciti franco-italo-britannici preferirono abbandonare le regioni occupate. Lasciarono così l’esercito greco solo di fronte all’avanzata dei turchi. Del resto era stato il solo ad occupare i territori turchi prima dell’arrivo dei franco-italo-britannici. Nel giro di due anni i Greci subirono numerose sconfitte e furono costretti ad abbandonare Smirne. Nel novembre del 1922 fu abolito il Sultanato e nel 1923 fu proclamata la Repubblica Turca, con Atatürk primo Presidente.