Il cruciverba di oggi ci pone un quesito storico, ossia come si chiamassero gli schiavi della dura, inflessibile Sparta antica. Se non avete voglia di rispolverare gli altrettanto vetusti manuali di storia antica, in questo articolo vi sarà possibile rinfrescare la memoria di qualche nozione del periodo classico dell’umanità.
Cruciverba: antico schiavo di Sparta
Nello spietato sistema sociale di Sparta, gli iloti erano tutti coloro che, all’interno del territorio della polis greca, vivevano in uno stato di schiavitù. Secondo gli studiosi sarebbero i discendenti di chi abitavano la Laconia, la regione avente come capoluogo Sparta, prima dell’invasione dei Dori, avvenuta intorno al X secolo a.C. I Dori furono una popolazione di origine indoeuropea che si facevano discendere mitologicamente da Doro, figlio di Elleno e della ninfa Orseide. Gli iloti erano quindi i “conquistati”, i “sottomessi”, e costretti per tutto l’anno a una condizione degradante. Erano infatti sottoposti principalmente alla coltivazione agricola e ai lavori domestici. Gli Spartiati invece erano coloro che, all’interno della società, detenevano pieni diritti civili, ed erano quindi liberi e proprietari di schiavi. Si pensi che la differenza quantitativa tra iloti e cittadini liberi era molto squilibrata, e la bilancia pendeva dalla parte dei primi. Le proporzioni non si conoscono con esattezza, ma Erodoto, nel nono libro delle Storie, racconta che nella battaglia di Platea, per ogni oplita di Sparta erano assegnati ben sette iloti. Si ipotizza tuttavia che il loro numero fosse anche superiore a questa proporzione fittizia.
La società spartana
I cittadini spartani vivevano per grossa parte della rendita delle proprie terre: l’economia era principalmente agricola, e l’artigianato come le industrie avevano un peso limitato. Si potrebbe dire che l’unica preoccupazione dei cittadini liberi, non costretti alla pratica agricola o alla cura domestica, fosse la guerra: l’allenamento e l’esercizio fisico, la preparazione e le imprese militari. Battaglie e guerre erano infatti molto frequenti a quell’epoca, e la cura delle cose militari era considerata una virtù. Ma gli iloti potevano divenire anche “merce alla buona” degli eserciti, ed entrare negli schieramenti spartani. Potevano svolgere inoltre il ruolo di addetti al vettovagliamento, ossia al nutrimento e alla sussistenza dell’esercito tramite la gestione di carri e scorte alimentari e di equipaggiamento. Tuttavia ci sono anche dei casi in cui alcuni iloti riuscirono a, per dir così, far carriera: era possibile che arrivassero a combattere concretamente nell’esercito anche come fanteria leggera o come opliti. La durissima Sparta, tuttavia, è nota anche per alcune usanze discutibili, come il controllo dell’omosessualità.