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Lenta ripresa dopo il blackout informatico in tutto il mondo nella giornata di ieri, venerdì 19 luglio, a causa di un malfunzionamento del software CrowdStrike.
CrowdStrike down: lenta ripresa dopo l’interruzione
Le aziende e i loro servizi in tutto il mondo si stanno lentamente riprendendo dopo la grave interruzione che ha colpito i sistemi informatici di aziende, banche, ospedali e compagnie aeree.
Dopo la cancellazione di migliaia di voli alcuni aeroporti stanno iniziando a tornare alla normalità lavorativa, ma gli operatori si aspettano che alcuni ritardi e cancellazioni persistano durante il fine settimana.
“Per ripristinare i computer coinvolti dal guasto informatico potrebbero volerci dei giorni, non è una situazione che si risolve in poche ore“, spiega all’ANSA Pierluigi Paganini, professore di Cybersecurity presso l’Università Luiss Guido Carli.
Le scuse del Ceo di CrowdStrike
Il problema ha iniziato a manifestarsi giovedì alle 21 italiane, interessando gli utenti Windows che utilizzano il software di sicurezza informatica CrowdStrike Falcon, anche se la portata del blocco è diventata evidente solo ieri mattina.
Il ceo di Crowdstrike, George Kurtz, si è scusato su X per l’interruzione e ha affermato che è stata rilasciata una soluzione, ma potrebbe passare un po’ di tempo prima che tutti i sistemi siano di nuovo attivi e funzionanti:
“Siamo profondamente dispiaciuti per l’impatto che abbiamo avuto su clienti, viaggiatori, chiunque ne sia stato colpito, inclusa la nostra azienda. Potrebbe volerci del tempo per alcuni sistemi che non si ripristinano automaticamente”.
CrowdStrike e la schermata blu
Una schermata blu, che in gergo si chiama Blue screen of death, associata ad errori fatali di un sistema operativo dinanzi ai quali non si può fare nulla: questo è apparso su migliaia di computer in tutto il mondo in queste ore mandando in tilt i sistemi informatici di aeroporti, ospedali, banche e aziende.