Al momento, non sono previste discussioni riguardo al ritiro delle forze militari in Libano. Ciò è stato reso noto dal Ministro della Difesa, Guido Crosetto. Tuttavia, il Covi e il Ministero della Difesa hanno messo in atto tutte le misure necessarie per poter evacuare i civili italiani presenti in Libano, se la situazione dovesse peggiorare drasticamente.
L’Ammiraglio Cavo Dragone e il Generale Francesco Figliuolo, rispettivamente Capo di Stato Maggiore della Difesa e comandante del Covi, hanno fornito costanti aggiornamenti a Crosetto sulla situazione di sicurezza in Libano, che è attualmente delicata, ma non presenta immediati rischi per il personale militare e nazionale.
Crosetto è personalmente coinvolto nel monitoraggio del contesto in Libano, dove sono presenti i militari italiani impegnati nelle missioni UNIFIL delle Nazioni Unite e MIBIL con il Libano. Secondo lui, la presenza delle truppe italiane può rappresentare un elemento di stabilizzazione, con la speranza di stimolare una de-escalation e ripristinare il dialogo tra le parti coinvolte.
Infine, il Ministro della Difesa è fortemente impegnato nel monitorare gli sviluppi della situazione, tramite frequenti contatti telefonici con i vari partecipanti e il comandante del contingente italiano.
Il ministro ha quindi manifestato una “preoccupazione speciale per la protezione della popolazione civile, principalmente anziani, donne e bambini, che sopportano le ripercussioni più gravi dei conflitti”.