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Il Lazio verso la zona arancione dal 15 marzo, lo dicono i numeri

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Il Lazio tornerà in zona arancione, lo dicono numeri dei contagi e coefficienti in risalita. L'assessore D'Amato: "Scenario in netto peggioramento"

Il Lazio potrebbe tornare in zona arancione a partire dal 15 marzo, lo dicono i numeri de contagi e le stime sulla crescita dell’indice Rt. Bisognerà attendere le decisioni ufficiali di domani e la consueta ordinanza del ministro Speranza, ma il regresso della regione pare quasi certo. I ristoranti torneranno a poter fare solo servizio da asporto. Poi che gli spostamenti saranno consentiti soltanto all’interno del comune di residenza o domicilio. Alle regole dettate dalla nuova ‘colorazione’ andranno a sommarsi (o sovrapporsi) quelle che sono in dirittura d’arrivo, sempre per domani, da parte del governo. In esse è prevista per i week end una zona rossa o arancione per tutta Italia. Questo a prescindere dalla colorazione delle singole regioni. Sulla data di entrata in vigore non c’è ancora chiarezza assoluta.

Lazio in zona arancione dal 15 marzo?

Per quanto concerne il Lazio la curva dei contagi sta risalendo. Dopo la provincia di Frosinone, che è in zona rossa territoriale e che ha un picco tutto suo di contagi elevatissimi, l’impennata di nuovi casi sta tornando su tutto il territorio laziale. Colpa delle varianti inglese e brasiliana. Ieri, mercoledì 10 marzo, i nuovi contagi sono stati 1600, cioè il doppio di quelli registrati nello stesso giorno della settimana precedente. Per quanto riguarda i fattori di preoccupazione spiccano anche quelli del tasso di occupazione dei posti letto, sia ordinari che di terapia intensiva. In questo ultimo comparto i pazienti sono aumentati di oltre 50 unità negli ultimi dieci giorni (erano 213 e ieri erano 267). Il tasso di occupazione è salito al 28%. Attenzione: la soglia critica che è stata fissata dal governo al 30%. Il che vuole dire che l’emergenza non c’è ma si avvicina.

Tasso di crescita verso il raddoppio

I dati dell’Agenas, Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali non danno buone nuove. Infatti con questo tasso di crescita fra 40 giorni il numero dei pazienti laziali in terapia intensiva sarà il doppio. Sul fattore tasso di incidenza lo stesso è ancora basso, ma solo se rapportato a quello di altre regioni italiane. Fra il primo e il 7 marzo, range in esame nel monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità, il tasso di incidenza è pari a circa 170. IL che sposta tutto al valore Rt, cioè al parametro che misura la contagiosità del virus. Se Rt è superiore a 1 (ultimo dato a 0.98) il Lazio tornerà automaticamente in zona arancione.

D’Amato: c’è un netto peggioramento

L’assessore alla sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato, responsabile di una campagna vaccinale molto incisiva, è stato chiaro: “I dati del contagio sono in aumento. Raggiungono i livelli di due mesi fa, con un trend di crescita rispetto alle due settimane precedenti. Lo scenario è previsto in netto peggioramento, bisogna mantenere altissimo il livello di guardia. Non è possibile concedersi nessuna distrazione, il virus con le sue varianti sta riprendendo vigore, la priorità è quella di interrompere ora la catena di trasmissione”.