> > Covid, Rezza: il bilancio aggiornato su contagi e diffusione delle varianti

Covid, Rezza: il bilancio aggiornato su contagi e diffusione delle varianti

Covid

Il Direttore Generale della Prevenzione Gianni Rezza ha spiegato, in conferenza stampa, l’andamento dei contagi e la diffusione delle varianti Covid.

Il Direttore Generale della Prevenzione presso il Ministero della Salute, Gianni Rezza, ha esaminato la situazione epidemiologica attualmente presente in Italia e il ruolo svolto, in questo contesto, dalle varianti del coronavirus.

Covid, Rezza: il bilancio aggiornato su contagi e varianti

Il Dg Gianni Rezza ha rilasciato alcune dichiarazioni circa l’andamento della pandemia in Italia, nel corso della conferenza stampa settimanale dedicata al Covid-19 tenuta presso il Ministero della Salute.

In merito all’Rt registrato sul territorio nazionale, il medico ha spiegato: «L’Rt medio a livello nazionale è ancora di poco al di sotto di 1, a 0,99, ma l’incidenza tende a rimanere elevata. Non si sgonfia il serbatoio di infetti e questo è un problema. Con un Rt di quasi 1, la mezza buona notizia è che non cresce l’epidemia mentre la mezza brutta notizia è che comunque, se l’incidenza è elevata, un Rt di 1 ci dice che un numero di mille casi genera altrettanti casi».

L’obiettivo principale che il Governo italiano deve perseguire, di conseguenza, resta il contenimento dei contagi da SARS-CoV-2. A questo proposito, il Dg Rezza ha aggiunto: «La popolazione suscettibile al virus è ancora molto ampia, quindi il virus è libero di correre».

La curva epidemiologica a ondate

L’esperto Gianni Rezza si è, poi, soffermato sulla continua «fase di transizione epidemiologica» vissuta a livello europeoe sull’evidente andamento della curva epidemiologica a ondate presente in Italia. Rispetto alle cosiddette ondate di contagio riscontrate in Italia, però, il medico ha affermato: «Fatico a chiamarle ondate perché qui l’incidenza varia a seconda della pressione degli interventi. Abbiamo ondate perché applichiamo interventi che abbassano l’incidenza dei nuovi contagi e, appena si allentano le misure, è naturale che questa incidenza si rialzi, proprio perché la popolazione suscettibile è ancora molto ampia».

I focolai nelle scuole

Un altro argomento affrontato dal Direttore Generale della Prevenzione ha riguardato i casi di positività nati in ambito scolastico: «Oggi vediamo focolai nelle scuole che potrebbero essere conseguenza della diffusione delle varianti che infettano di più bambini, senza però sintomi gravi. L’infezione decorre in maniera blanda nei bambini che tendono ad essere più infettati rispetto a quanto accadeva con i ceppi originali. Il tasso d’incidenza in età scolastica tende a crescere soprattutto al di sopra degli 11 anni. Non è un incremento drammatico per fortuna ma c’è, ci sono dei cluster soprattutto dove ci sono le varianti. Inoltre, abbiamo una diminuzione dell’età importante che dimostra, spero, gli effetti della campagna vaccinale nelle persone anziane e nelle Rsa che sono state le prime ad essere vaccinate».

L’andamento della campagna vaccinale

Altre considerazioni di Gianni Rezza si sono concentrate sul tema della campagna vaccinale attualmente in corso in Italia e sull’efficacia dei vaccini. A questo proposito, ha dichiarato: «Bisogna stare molto attenti: quando ci si vaccina non è che l’effetto c’è subito, un giorno dopo, due o tre giorni dopo. Magari, dopo la somministrazione, c’è la tendenza a un rilassamento dei comportamenti. Bisogna prestare comunque molta attenzione».

L’invito del Dg ai soggetti già vaccinati, quindi, resta quello di non abbassare mai la guardia, ricordando l’incremento di contagi registrato tra gli operatori sanitari causato dall’aggressiva circolazione delle varianti Covid, come ad esempio la variante brasiliana.

Particolare attenzione, poi, deve essere rivolta alla salvaguardia degli under 80 affetti da patologie oncologiche. Questi soggetti, infatti, rappresentano: «Una categoria che deve avere priorità ed è destinata a essere vaccinata, secondo il parere del Consiglio superiore di sanità ripreso dal ministero della Salute, con un vaccino a mRna. Sono state riformulate dal ministro Speranza le raccomandazioni ad interim, ma è necessario un passaggio in Conferenza Stato-Regioni. Nel giro di pochi giorni avremo queste raccomandazioni»

La circolazione delle varianti Covid

Infine, in relazione alla diffusione delle varianti Covid, l’esperto ha ammesso: «Da epidemiologo non nascondo la preoccupazione per l’evoluzione dell’epidemia. Non dobbiamo fare allarmismo ma dobbiamo tenere molto alta la guardia, dove c’è bisogno si deve intervenire tempestivamente e anche duramente. Soprattutto dobbiamo fermare le varianti e, quindi, ora servono contenimento e vaccinazioni. Dobbiamo vaccinare presto e bene. E dobbiamo mitigare l’andamento della variante inglese, la più diffusa. I dati sullo studio delle varianti saranno pronti l’uno o il 2 marzo. Al momento sono state fatte due indagini veloci, cosiddette flash survey, oltre ad aver stimolato una costante sorveglianza epidemiologica e molecolare dell’epidemia nelle Regioni».

La strategia migliore alla quale l’Italia dovrebbe rivolgersi per ostacolare la circolazione delle varianti, secondo l’opinione espressa dal Dg Rezza, sarebbe quella sintetizzata nella formula «contieni e vaccina». A questo proposito, ha spiegato: «Abbiamo regioni in cui vediamo focolai che rappresentano motivi di preoccupazione perché molti di questi sono dovuti alla circolazione di varianti che corrono di più. Dobbiamo tenere molto alta la guardia e intervenire tempestivamente e anche duramente, fermando le varianti con il contenimento. La strategia è: contieni e vaccina».