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Vaccino Pfizer: confermata la sua efficacia contro la variante inglese

vaccino Pfizer variante inglese

Pfizer-BioNTech dimostrano che la capacità neutralizzante contro una “replica” della variante inglese è la stessa ottenuta contro il ceppo originale.

Dopo le polemiche per i ritardi nelle consegne delle nuove dosi di vaccino, il colosso farmaceutico Pfizer conferma che il proprio vaccino è efficace anche contro la variante inglese.

Vaccino Pfizer e variante inglese

Albert Bourla, CEO di Pfizer, aveva già fatto sapere che il vaccino sviluppato dal colosso farmaceutico sarebbe stato efficace anche contro la variante inglese. Dello stesso parere Giorgio Palù, presidente dell’Agenzia italiana del farmaco, e molti altri esperti. L’ulteriore conferma arriva direttamente dall’azienda americana, che in un comunicato stampa riporta i risultati di un nuovo test condotto in laboratorio.

Il vaccino anti-Covid sviluppato da Pfizer-BioNTech, noto come “BNT162b2”, ha dimostrato di essere in grado di neutralizzare una versione surrogata del SARS-CoV-2 con tutte le mutazioni presenti nella variante inglese, dieci delle quali localizzate sulla proteina S o Spike. Le mutazioni su questa proteina preoccupano gli esperti. Il patogeno, infatti, potrebbe diventare più trasmissibile (come nel caso della variante inglese). Oppure più aggressivo e mortale e in grado di catalizzare le reinfezioni. Si teme che la mutazione del virus possa “aggirare” le difese immunitarie delle quali l’organismo dispone in seguito all’infezione naturale. Oppure che sia capace di eludere l’immunità indotta dai vaccini anti-Covid, che mirano proprio la proteina S.

Per questo motivo, è stato condotto in laboratorio un esperimento con una versione surrogata del SARS-CoV-2. Replicando la variante inglese, è stato possibile verificare se gli anticorpi innescati siano capaci di neutralizzarla. Gli scienziati di Pfizer e BioNTech guidati dal professor Ugur Sahin, immunologo e fondatore assieme alla moglie Özlem Türeci della società di biotecnologie tedesca, hanno condotto il test.

L’esperimento

Dalle analisi eseguite è emerso che le immunoglobuline innescate dal vaccino di Pfizer-BioNTch sono efficaci contro la variante inglese, esattamente come lo sono per il ceppo originale del virus. Non si evidenziano neppure “differenze biologicamente significative nell’attività di neutralizzazione” nei confronti della replica della variante inglese. “Questi dati, insieme all’immunità combinata che coinvolge effettori umorali e cellulari indotti da questo vaccino, rendono improbabile che il lignaggio B.1.1.7 sfugga alla protezione mediata da BNT162b2”, è la conclusione dei ricercatori.

Confermata l’efficacia del vaccino Pfizer contro la variante inglese, gli studiosi ribadiscono la necessità di continuare a monitorare le mutazioni del virus, per verificare l’effettiva protezione offerta dai vaccini.

Gli scienziati di Pfizer-BioNTech condurranno altri esperimenti per verificare l’efficacia del loro vaccino contro le altre varianti. Qualora dovessero svilupparsi mutazioni in grado di sfuggire al vaccino BNT162b2, basteranno solo sei settimane per elaborare una nuova versione efficace. Così ha sottolineato l’azienda farmaceutica. Tuttavia, tali tempistiche potrebbero essere rallentate dalla necessità di condurre ulteriori studi clinici su efficacia e sicurezza. Sarà poi necessario ottenere una nuova approvazione da parte delle autorità regolatorie. La speranza è che i vaccini anti-Covid già a disposizione e quelli che verranno progressivamente approvati siano in grado di proteggerci da tutte le varianti.