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Alitalia, dal 1° ottobre non volerà più da Malpensa

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A partire dal prossimo 1 ottobre Alitalia non volerà più da Malpensa verso Roma

A partire dal prossimo 1 ottobre Alitalia non volerà più da Malpensa verso Roma. Gli ultimi due voli della compagnia, che collegano a Roma Fiumicino, infatti, verranno cancellati e, a quanto pare, non saranno riprogrammati nemmeno da Linate.

Alitalia non volerà da Malpensa

Alitalia non volerà più da Malpensa verso Roma a partire dal prossimo 1 ottobre. È la prima volta dall’inaugurazione dello scalo della brughiera nel 1948 che Alitalia resterebbe senza voli da Malpensa.

A tal proposito l’assessore alle Infrastrutture, trasporti e mobilità sostenibile della Lombardia, Claudia Terzi, ha commentato: “Accolgo con rammarico la notizia che da ottobre Alitalia cancellerà i voli tra Malpensa e Roma Fiumicino. La cosiddetta compagnia di bandiera sceglie dunque di annullare i collegamenti tra la capitale e il principale aeroporto della Lombardia e del Nord Italia. Una scelta pessima che mal si concilia con gli ingenti aiuti di Stato, pagati anche dalle tasse dei lombardi, incassati negli anni dalla compagnia. Auspico un ripensamento: questo disimpegno è emblematico e inaccettabile”.

Dal suo canto Dario Balotta, presidente ONLIT, Osservatorio nazionale liberalizzazioni infrastrutture e trasporti, ha dichiarato: “Con i soldi dei contribuenti tenere collegati tre scali milanesi con Roma Fiumicino (Malpensa, Linate e Orio al Serio) come fatto fin d’ora da Alitalia sarebbe troppo”. Per poi aggiungere: “La scelta di cancellare Malpensa è l’unica cosa ragionevole fatta da Alitalia in questi ultimi anni. Non solo perché il vettore non ha più base e voli suoi dallo scalo della brughiera ma anche perché così alimenterebbe il traffico low cost dell’aeroporto che oramai è passato da Hub a una base point-to-point”. Per poi concludere: “Il fatto che Alitalia sia sussidiata perennemente dallo Stato non giustifica coefficienti di riempimento a livelli ridicoli. Unica possibilità che ancora ha per ottenere un rischioso via libera dall’Unione Europea. È presumibile ora che la sforbiciata investa altre rotte e aeroporti economicamente non sostenibili“.