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Roma, boom di stranieri positivi al Coronavirus: tamponi in aeroporto

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C'è stato un boom di persone straniere positive al Coronavirus a Roma.

A Roma, dove è stata chiusa un’altra parrucchiera, è boom di stranieri positivi al Coronavirus, che continuano ad arrivare nella Capitale da Paesi esteri. “Servono tamponi negli aeroporti, siamo pronti. E lo Spallanzani sta testando un nuovo sistema rapido” ha spiegato l’assessore alla Salute, Alessio D’Amato. Roma, senza i casi di cittadini stranieri oppure italiani che sono tornati in Italia dall’estero che sono risultati positivi, a Luglio avrebbe registrato il 61,6% di casi in meno. A Roma e nel Lazio, quando si parla di casi positivi, sei volte su dieci si tratta di una persone proveniente dall’estero. Su un totale di 362 persone positive, 223 sono casi di importazione, di cui 158 sono cittadini del Bangladesh.

Stranieri positivi al Coronavirus a Roma

I dati parlano chiaro, la maggior parte dei casi positivi a Roma e nel Lazio riguardano persone provenienti dall’estero. Nel Lazio i casi si sono moltiplicati a causa delle persone sbarcate dagli aerei provenienti da Dacca, ma non solo. A questo punto hanno deciso di fare i tamponi su un volo speciale della Biman, compagnia del Bangladesh, atterrato a Fiumicino e su 225 passeggeri 37 sono risultati positivi. Si è scoperto che dal Bangladesh vengono fatti partire anche con la febbre e con finti certificati di negatività.

Il Ministero della Salute ha bloccato i voli da Dacca e ha inserito il Bangladesh nella lista dei 13 paesi chiusi per l’Italia. Poi, è scattata una campagna di tamponi a Roma per i cittadini della comunità del Bangladesh che hanno avuto contatti diretti con chi è tornato da Dacca. Il problema, però, non riguarda solo il Bangladesh ma anche altri paesi, come il Pakistan, che nonostante questo non è inserito nei 13 paesi chiusi, così come l’India. “Bisogna fare i tamponi in aeroporto per chi arriva dai paesi a rischio. Lo Spallanzani sta verificando l’efficacia di un tampone rapido, se ci sarà il via libera il governo deve utilizzarlo negli scali internazionali” ha spiegato Alessio D’Amato.