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Patrizio Bosti è libero: il boss camorrista scarcerato in anticipo

Patrizio Bosti boss libero

Il boss camorrista Patrizio Bosti è libero. Torna a casa con quasi tre anni di anticipo e un risarcimento da parte dello Stato di 2600 euro.

Patrizio Bosti, boss camorrista del rione Amicizia, è libero con quasi tre anni di anticipo e un risarcimento di 2600 euro da parte dello Stato. Il motivo di questa somma è dovuto al “trattamento inumano e degradante” avvenuto durante il suo periodo di detenzione.

Il boss Patrizio Bosti libero

Patrizio Bosti, 62 anni, detto ” ‘o Patrizio“, era detenuto presso il carcere di Parma dal 2008, data in cui è stato arrestato dai carabinieri a Girona, in Spagna, dopo tre anni di latitanza.

Il boss è considerato ai vertici dell’Alleanza di Secondigliano, noto cartello camorristico. Complessivamente ha scontato 30 anni di reclusione, per associazione per delinquere, estorsione, concorso in omicidio e altri reati, tutti con l’aggravante mafiosa.

Farà dunque ritorno a casa, dopo aver scontato 30 anni di reclusione per associazione per delinquere, estorsione, concorso in omicidio e altri reati, tutti con l’aggravante mafiosa. Gli spettano altri 9 anni in libertà vigilata.

“Trattamento inumano e degradante”

Patrizio Bosti ha quindi potuto beneficiare della liberazione anticipata prevista dalla legge Gozzini, ma anche della norma, introdotta nel 2014, che prevede un supporto per i detenuti che hanno subito un trattamento in carcere non in linea con l’articolo 3 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo.

I legali di Bosti hanno infatti ritenuto che il trattamento riservato a Bosti fosse contrario alle norme europee: le celle erano troppo piccole e sovraffollate, senza acqua calda e con un riscaldamento malfunzionante, o senza la doccia nel bagno.

Risarcimento di oltre 2600 euro

In seguito alla denuncia da parte dei legali, il tribunale ha intimato allo Stato di concedere a Bosti 2672 euro. Oltre alla liberazione quindi, il boss ha conquistato una cospicua somma per il trattamento subito. Una sentenza che sicuramente farà molto discutere.