Umberto Cherubini, fratello del più noto Lorenzo in arte Jovanotti, morì in un tragico incidente aereo il 22 ottobre del 2007.
Il velivolo, sul quale erano a bordo il 45enne Cherubini e il 37enne Bruno Bianchella, precipitò infatti nei pressi di Latina, probabilmente sorpreso dal forte vento di tramontana che soffiava quel giorno sulla zona. I due occupanti erano decollati poco prima da un campo d’aviazione di Nettuno, a poco più di un chilometro di distanza del luogo dell’impatto.
Morte fratello di Jovanotti, l’incidente aereo
Umberto Cherubini era di professione istruttore di volo presso la scuola Touchandgo di Anguillara Sabazia, in provincia di Roma, mentre Bianchella lavorava nel mondo del cinema svolgendo il ruolo di direttore della fotografia.
I due uomini erano partiti intorno alle 17 per effettuare un volo di prova con un ultraleggero. Il velivolo doveva infatti essere venduto di li a poco, ma l’acquirente aveva chiesto un ultimo test di guida prima della vendita. La stessa persona aveva persino scattato una fotografia ai due mentre decollavano dalla pista, ignaro di ciò che sarebbe successo pochi minuti dopo.
Nei pressi della località Colle Pero, nel comune di Latina, l’Esqual monoelica pilotato da Bianchella iniziò ad avvitarsi su se stesso, precipitando in un terreno agricolo.
A causa della violenza dell’impatto, il velivolo prese immediatamente fuoco, lasciando senza via di scampo Bianchella e Cherubini. I due morirono infatti carbonizzati e i due corpi furono riconosciuti soltanto perché uno di loro aveva un ponte dentale.
Il ricordo di Lorenzo Cherubini
Sconvolto dalla notizia, Lorenzo “Jovanotti” Cherubini espresse poche parole per commentare la morte del fratello: “Non c’è altro da aggiungere, solo che era mio fratello ed era una persona speciale, che mi ha insegnato tutto”.
Nel raccontare il modo in cui apprese la notizia, Jovanotti dichiarò invece: “Mi ha chiamato il babbo ma non sapevo ancora cosa fosse successo, poi ho sentito dalla radio dell’incidente aereo e ho capito subito”.
Il cantante affermò inoltre che da quel momento in avanti avrebbe ricordato il fratello in ogni sua canzone. Cosa che ha fatto anche nel concerto tenutosi il 21 settembre 2019 a Linate, dedicando a Umberto proprio l’evento tenutosi in un aeroporto, nel luogo in cui per anni coltivò la sua passione per il volo e dal quale trovò tragicamente la morte.