“Sono stato io, sono disperato. Avrei preferito morire io“. A dirlo è un 26enne di origine romena, responsabile dell’incidente avvenuto a Jesolo in cui hanno perso la vita quattro giovani di età compresa tra i 22 e i 23 anni. Il ragazzo ha confessato di aver speronato l’auto durante l’interrogatorio alla presenza dei pm di turno, del comandante della polizia municipale e del proprio avvocato difensore.
Incidente a Jesolo, la confessione
L’autore della confessione è stato accusato di omicidio stradale plurimo e omissione di soccorso. Il suo racconto ha confermato quanto riferito dalla donna che ha testimoniato al 112 di aver visto una Golf eseguire una serie di sorpassi azzardati. Nell’incidente a Jesolo hanno perso la vita Eleonora Frasson, Leonardo Girardi, Giovanni Mattiuzzo e Riccardo Laugeni. L’unica sopravvissuta è la 22enne Giorgia Diral, originaria di Musile. Il 26enne ha speronato l’auto su cui viaggiavano i cinque amici, per poi continuare la sua corsa insieme all’amico a bordo, senza prestare soccorso.
Le vittime e l’unica sopravvissuta
Tra le vittime c’era anche una giovane coppia. Eleonora e Leonardo si erano conosciuti da adolescenti e, al terzo anno delle scuole superiori, si erano innamorati. Lui lavorava all’Outlet di Noventa, dove fino a pochi mesi fa era impiegato anche l’amico Riccardo Laugeni. Tra i negozi del centro commerciale, precisamente presso il punto vendita di RefrigiWear, lavorava anche Giovanni Mattiuzzo, come store manager.
L’unica a sopravvivere al terribile incidente è stata la 22enne Giorgia. “Non riuscivo più a respirare“, ha raccontato ai soccorritori. “Mi sentivo l’acqua sulla bocca che entrava e mi soffocava, mi mancava il respiro. Mi sono trovata fuori dall’auto senza capire come e poi in piedi sulla strada, ancora viva”.