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Napoli, 126 arresti per l'Alleanza di Secondigliano: 5 donne capoclan

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L'operazione è stata condotta dai carabinieri del Ros e del comando provinciale di Napoli con la collaborazione della polizia di Stato e della Dia.

Arresti nella notte di mercoledì 26 giugno 2019: 126 persone si trovano ora dietro le sbarre, tutte facenti parte dell’Alleanza di Secondigliano le cui punte di diamante sono i clan Contini, Licciardi e Mallardo che esercitano il pieno controllo del centro di Napoli e della zona periferica settentrionale della città. Pare che le cinque capoclan siano delle donne. L’operazione che ha visto le forze dell’ordine avere la meglio, è lo sviluppo (di successo) di un’indagine cominciata già molto tempo prima, scattata a seguito di dodici differenti informative. Altri 33 membri sono indagati ma nonostante le prove non è ancora stato emesso alcun provvedimento.

Spezzate le ali alla camorra

L’operazione che ha portato all’arresto di ben 126 persone mafiose è stata condotta dai carabinieri del Ros e del comando provinciale di Napoli con la collaborazione della polizia di Stato e della Dia. Oltre alle centinaia di misure cautelari intraprese, sono stati confiscati beni d’importante valore che erano ritenuti illeciti. Colpo basso all’Alleanza di Secondigliano.

I tre clan dell’organizzazione mafiosa erano infiltrati nelle questioni economiche e nel settore imprenditoriale di molte regioni in tutta Italia. L’inchiesta ha visto il pieno coinvolgimento delle pm del pool anticamorra Ida Teresi con le pm Alessandra Converso e Maria Sepe. In più il coordinamento del procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli. Anche il procuratore capo Giovanni Melillo ha seguito gli sviluppi del caso che ha fatto venire alla luce punti importanti dell’organizzazione criminale come il coinvolgimento di cinque donne accusate di ricoprire il ruolo di capocamorra.