Una donna italiana e un uomo di origine rumena sono stati fermati a Napoli con accuse di concorso in omicidio e rapina. Si indaga sulla presenza di altri complici coinvolti nell’omicidio.
Le indagini
Nel corso delle indagini sull’omicidio della 76enne napoletana, Stefanina Fragliasso, sono stati sottoposti a fermo una donna italiana e un uomo rumeno per concorso in omicidio e rapina.
Il corpo era stato ritrovato all’interno della sua abitazione in via Santa Lucia Filippini, nella periferia del capoluogo campano, legato ad una sedia con fascette e nastro adesivo. Erano inoltre presenti segni evidenti di violenza e percosse.
I fermi
I fermi dei due sospettati sono stati eseguiti dai carabinieri del nucleo investigativo di Napoli e del commando di Poggioreale. Secondo quanto reso noto, la donna avrebbe svolto il compito di facilitare l’ingresso in casa al resto degli assalitori. Mentre il rumeno era l’addetto all’apertura della cassaforte presente in casa. Le indagini rimangono aperte per la ricerca di altri rapinatori.
Un particolare rilevante sulla scena del crimine è la mancanza di segni di effrazione sulla porta principale.
Ancora ignoto il modus operandi della banda in grado di mettere a segno questo cruento colpo. Stefanina Fragliasso, era una casalinga di origine partenopea, cugina del magistrato Nunzio Fragliasso.
La vittima lascia oltre al marito, quattro figli, uno di loro Gennaro racconta di aver sentito qualcuno urlare il giorno della rapina ma non gli ha dato peso, temendo si trattasse soltanto di una sua sensazione.