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Cristicchi: "Sono artista per dar voce a chi è diverso, fragile e dimenticato"

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Rom, 13 feb. (Adnkronos Salute) - "Credo che tutto il mio percorso artistico nasca soprattutto dalla curiosità e dall'attrazione nei confronti del diverso, del fragile, del dimenticato, dell'emarginato. Io stesso da bambino ho subito un grave lutto che era stata la morte di mio...

Rom, 13 feb. (Adnkronos Salute) – "Credo che tutto il mio percorso artistico nasca soprattutto dalla curiosità e dall'attrazione nei confronti del diverso, del fragile, del dimenticato, dell'emarginato. Io stesso da bambino ho subito un grave lutto che era stata la morte di mio padre quando avevo solo 10 anni e per tutta la mia vita ho cercato di trasformare questo dolore, di riempire questo vuoto di colori, di musica e di poesia. Quindi per me l'arte è stata terapeutica, è stata curativa, e quindi quello che sento istintivamente di fare è di dare una voce alle persone che non ne hanno". Così Simone Cristicchi in un videomessaggio diffuso questa mattina nel corso del talk show 'La prevenzione in dieci note', organizzato a Casa Sanremo dal ministero della Salute, in collaborazione con la Rai e la direzione artistica del Festival di Sanremo.

Tutto è partito con "i malati di mente, con il progetto dedicato ai manicomi, con 'Ti regalerò una rosa' – racconta il cantante – con le ricerche che ho fatto insieme agli anziani sulle testimonianze della seconda guerra mondiale, che hanno generato comunque 3 spettacoli teatrali, tra cui 'Magazzino 18'. Poi – continua riferendosi all'attuale edizione del Festival – è arrivata questa canzone, 'Quando sarai piccola', che si rivolge alle persone fragili, alle persone bisognose di cura, di attenzione e di amore. Mi sento, e mi sono sempre sentito, molto responsabile di quello che dicono le mie canzoni e spero di aver reso comunque un servizio in qualità di artista anche alla mia comunità".

Sul tema della prevenzione Irene Buselli, sottolineando in studio l'importanza "fondamentale di condividere le nostre storie" per fare prevenzione, afferma di non fare "esattamente una vita da rockstar, nonostante la musica", ma di cercare di "fare quei controlli più o meno annuali. Sono donatrice di sangue, che non serve soltanto per tenersi controllati", conclude la giovane cantante.